Aiuti per il rilancio del limone di Procida

AGROALIMENTARE. IN ARRIVO AIUTI PER IL RILANCIO DEL LIMONE CAMPANO

L’assessorato regionale all’agricoltura e alle attività produttive è da
tempo impegnato a sostenere il settore agrumicolo in Campania, come
esempio forte di integrazione tra agricoltura e paesaggio. Il limone in
particolare, rappresenta tra le varie specie la coltura più importante.
Complessivamente, interessa un area di produzione di circa 1200 ha, di
cui 400 in penisola sorrentina, 380 in costiera amalfitana e circa 50 nell’isola di Procida. Le produzioni medie annue si aggirano intorno  alle 260 mila t. circa complessive, di cui 80 mila solo in costiera sorrentina, dove il Consorzio di Tutela Limone di Sorrento IGP è da tempo impegnato in campagne promozionali per la valorizzazione del prodotto e di sensibilizzazione verso la soluzione di problemi strutturali che da tempo interessano le aziende locali. La destinazione del prodotto trova collocamento nel consumo fresco e nella produzione del limoncello; una piccola parte è destinata alle confetture mentre in crescita è la domanda di frutti per le produzioni dolciarie.  Due sono le cultivar che si fregiano del marchio IGP: l’Ovale si Sorrento, con
la Denominazione Limone di Sorrento IGP e lo “Sfusato Amalfitano”, con
la denominazione Limone Costa d’Amalfi IGP. L’assessorato regionale
all’agricoltura e alle attività produttive è da tempo impegnato a sostenere il settore, promuovendo azioni a diretto vantaggio del territorio interessato, in quanto diverse sono le problematiche che attengono alla limonicoltura di queste aree, che sarebbe difficile rimuovere in assenza di interventi straordinari e specifici. In particolare, la filiera soffre di un’eccessiva frammentazione delle proprietà fondiarie  che impedisce di poter attuare anche misure specifiche previste dai fondi strutturali europei; i collegamenti  sono resi precari e difficoltosi dalle caratteristiche intrinseche del territorio, incidendo fortemente sui costi di commercializzazione del prodotto; gli alti costi di produzione rendono  quindi difficile poter competere sui mercati nazionali e internazionali, vanificando cosi le opportunità offerte dal marchio IGP.
Tuttavia, numerosi sono le novità di intervento introdotte dal nuovo PSR 2007-2013 rispetto alla programmazione precedente, che potrebbero avere un benefico impatto sulla filiera in questione. In particolare, per tutti gli interventi a carattere individuale, le imprese agricole potranno accedere a
contributi fino al 60% della spesa ammissibile per il miglioramento degli impianti esistenti, muretti a secco, opere di captazione e utilizzazione delle acque per fini irrigui, recupero e valorizzazione dei fabbricati e di altre strutture rurali.
Un importante novità  è l’approvazione da parte della Regione Campania delle “Linee Guida per l’attuazione di interventi a favore dell’agrumicoltura in Campania”, stanziando 1,2 milioni di risorse regionali. “L’assessorato
all’agricoltura provvederà all’emanazione di un bando – spiega il presidente  Antonio Bassolino – per il finanziamento di attività che contribuiranno a valorizzare le potenzialità del territorio campano puntando alla filiera agrumicola”.
Obiettivo è favorire l’aumento della Competitività degli agrumeti campani sui mercati nazionali ed esteri e la tutela paesaggistica delle aree a rischio idrogeologico (come la Costiera Sorrentina e Amalfitana), assicurando cosi il
mantenimento delle strutture produttive e i livelli occupazionali.
L’applicazione delle linee guida è rivolta sia ad agrumeti specializzati che promiscui; la realizzazione degli interventi non deve comportare in alcun modo l’aumento della superficie produttiva delle aziende per le specie considerate.  Gli interventi saranno rivolti alle imprese agricole individuali o consorziate presenti sull’intero territorio regionale. Cosi come stabilito  nel PSR, sono possibili diverse di tipologie di opere come la riconversione varietale e il miglioramento aziendale; per tali interventi sono previsti incentivi in conto capitale fino al 60% del costo dell’investimento ammissibile.

Anna Longobardi, Responsabile Marketing Unimpresa

http://www.piemmeimpresa.info/?idcnt=4342&idct=31?=it

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