Bocciato il lodo Alfano che garantiva l’immunità alle prima 4 cariche dello stato. Berlusconi accusa la Consulta e dice “Vado avanti”. Il presidente della Repubblica accoglie con “rispetto” il giudizio.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, commenta la bocciatura della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano. “Il giudizio di costituzionalita’ delle leggi spetta soltanto alla Corte Costituzionale” ha spiegato Napolitano che ha accolto la decisione con “rispetto”.
La Consulta ha bocciato il ‘lodo Alfano’ per violazione dell’art.138 della Costituzione, vale a dire l’obbligo di far ricorso a una legge costituzionale (e non ordinaria come quella usata dal ‘lodo’ per sospendere i processi nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato). Il ‘lodo’ è stato bocciato anche per violazione dell’art.3 (principio di uguaglianza). L’effetto della decisione della Consulta sarà la riapertura di due processi a carico del premier Berlusconi: per corruzione in atti giudiziari dell’avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset.
La decisione della Corte Costituzionale di dichiarare l’illegittimità del ‘lodo Alfano’ é stata presa a maggioranza, secondo quanto apprende l’ANSA da fonti qualificate. Il ‘verdetto’ della Corte costituzionale sarà ufficializzato a breve dalla Consulta con un comunicato.
“Vado avanti, la Corte e’ di sinistra e queste cose mi fanno un baffo”. Questa la prima reazione del premier alla notizia. ”Noi dobbiamo governare cinque anni con o senza il lodo, io non ci ho mai creduto” al fatto che passasse ”perche’ con una corte Costituzionale con undici giudici di sinistra era impossibile che lo approvassero”, ha aggiunto Berlusconi. Per il premier “Non e’ intaccata la credibilità del Governo, e le accuse risibili cadranno”. “Il Capo dello Stato sapete voi da che parte sta: abbiamo giudici della Corte Costituzionale eletti da tre capi dello Stato della sinistra che fanno della Consulta non un organo di garanzia ma un organo politico”, ha concluso.
Ancora nessuna reazione del Capo dello Stato, ma da ambienti del Quirinale si apprende che ”Il giudizio di costituzionalita’ delle leggi spetta soltanto alla Corte Costituzionale, e la sua decisione e’ stata accolta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con rispetto”. Negli stessi ambienti si ricorda che, al momento della promulgazione della legge in questione, come si evince dalla nota diramata dal Quirinale il 23 luglio 2008, si era rilevato che la sentenza della Corte Costituzionale n.24 del 2004, che aveva bocciato il cosiddetto Lodo Schifani, non aveva sancito che la norma dovesse essere adottata con legge costituzionale.