di Marco Di Lello*
Alla solita sequela delle copiose lagrime che sgorgano dagli occhi dei tanti ministri, assessori regionali, provinciali, comunali, un moto d’indignazione mi prende di soprassalto e ripenso a quell’autunno del 2003 quando la Giunta regionale della Campania fu la prima ad approvare il disegno di legge che di fatto impediva l’applicazione del condono Berlusconi nei confini del territorio regionale.
Ne seguirono proteste ed occupazioni d’aula per impedirne il varo definitivo: gli amministratori di Ischia, compresi sindaci ancora in carica, in gran parte di centrosinistra, furono in prima linea nella battaglia contro la Giunta regionale ed a favore del condono governativo, e la legge regionale, causa ostruzionismo del centrodestra, venne approvata fuori tempo massimo e qualche sindaco stracciò la tessera socialista per protesta contro di me. Quando successivamente furono indette elezioni suppletive per la camera dei deputati nel collegio di Napoli1/Ischia qualcuno pensò che avrei potuto rappresentare l’Ulivo in quel territorio e commissionò un sondaggio da cui emerse che in Città avrei raggiunto oltre il 60% dei consensi mentre sull’isola avrei superato a stento il 20% perchè, mi fu spiegato, ero stato ed ero contro il condono: ovviamente, per quanto favorito, non fui candidato…
Quando accadono tragedie annunciate come quella di oggi mi chiedo: quanti politici in Italia fanno una lotta effettiva all’abusivismo? Quanti approvano piani regolatori severi e rigorosi? E quanti invece stornano risorse dalla difesa del territorio in favore delle più elettoralmente convenienti sagre e fiere di paese? O piazze e marciapiedi?
Cari Sindaci, assessori, ministri, almeno evitateci le lagrime di coccodrillo.
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*Ex assessore regionale socialista all’Urbanistica della Regione Campania – membro del Coordinamento nazionale di Sinistra e Libertà