PROCIDA – Sabato dedicato alla pulizia dello specchio acqueo del borgo di Corricella. «Questa mattina – dice l’Assessore all’Ambiente Titta Lubrano – abbiamo dato l’avvio ad un’operazione di pulizia dei fondali del porticciolo di Marina Corricella. Grazie al contributo della Città metropolitana di Napoli e di quanti si stanno adoperando volontariamente, abbiamo l’opportunità di raccogliere dal fondo della baia materiali e rifiuti pesanti, giacenti da anni».
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La pulizia dei fondali,al pari della Chiaiolella,avviene sistematicamente ogni anno anche con il fattivo contributo del nucleo subacqueo CP e mette in evidenza che la stragrande quantità del materiale raccolto proviene dalle unità dedide alla piccola e grande pesca(cianciole e/o reti da circuizione):Poiché tali unità,vista la loro irrisoria consistenza,sono facilmente individuabili,si chiede all’Assessore,cosi diligentemente presente nel fare comunicati,quali provvedimenti abbia adottato nel passato e al presente nei riguardi dei trasgressori ,anche alla luce della recente iniziativa di cui si vanta “Io amo Procida…”
E’ una buona iniziativa,d’altronde anche al porto della Chiaiolella si faceva da anni.
Però non vorrei che si criminalizzassero solo i pescatori,ma ANCHE E SPECIALMENTE i tantissimi natanti (motoscafi etcetc)
che entrano nel porto e non DOVREBBERO ENTRARE perche sono sprovvisti di impianti di depurazioni di acque bianche e nere.
E non potrebbero entrare perchè prima sostano nel Parco Marino protetto ,facendo danni gravissimi alla posidonia con gli ancoraggi.
E CON LA COMPLICITA’ DELLA CAPITANERIA DI PORTO CHE NON EFFETTUA I DOVUTI CONTROLLI
L’osservazione sui “pescatori” è pertinente in quanto trova il suo fondamento nel recupero dei materiali che nel 99% è costituito da cavi d’acciaio,reti,fonti luminose ecc.Per quanto attiene all’affermazione gratuita della complicità della CP,faccio notare che il transito e la sosta di natanti “non residenti” è di fatto legittima in quanto la “nostra” Amministrazione ne ha chiesto deroga rispetto alla norma vigente(Zona B) previo modestissimo contributo e successivo rilascio di autorizzazione da parte dell’Ente gestore AMP- ( Cap.Porto Napoli) che viene esibita ai controlli delle Forze di Polizia.Si dovrebbe,invece,riflettere del perché la “nostra” Amministrazione ha praticato tale “policy”,dicendo ” a parole” che vuole tutelare il mare mentre IN EFFETTI ne dichiara la …morte!!!!
I controlli dell’avvenuto pagamento/richiesta viene fatto solo ai natanti isolani, mentre gli scafi che vengono da fuori possono tranquillamente dare fondo nella baia della Chiaia e Carbogno (zona B) senza nessun esborso.
Nelle foto della pulizia del fondale a marina Corricella si vede benissimo che c’e’ un piccolo peschereccio, con un po di buona volonta’ da parte delle autorita’ preposte si potrebbe risalire al proprietario.
Non comprendo questa dispasrità di trattamento che in effetti non esiste-Le unità vengono controllate(saltuariamente e bisogna ammetterlo) indipendentemente dalla residenza e sono tutte tenute al pagamento