C’è un processo che si sta celebrando in questi giorni a Napoli, nell’aula bunker di Poggioreale, che sta tentando di stabilire la verità, almeno quella giudiziaria, su quanto è accaduto in Campania negli ultimi 15 anni di Emergenza Rifiuti. E’ un processo importante, che dovrebbe accertare le responsabilità di politici, amministratori e imprenditori che in questi anni hanno determinato o anche solo consentito che Napoli e la Campania sprofondassero sotto migliaia di tonnellate di rifiuti e le fertili campagne dell’entroterra venissero invase da discariche più o meno “illegittime” e da milioni di ecoballe putrescenti. Forse è la più grande truffa della storia del nostro paese.
Eppure solo uno sparuto gruppuscolo di giornalisti sta documentando la fase dibattimentale di un processo che vede coinvolti gli ex vertici di FIBE – Impregilo, la società che avrebbe dovuto gestire i rifiuti in Campania in questi anni, il governatore della Campania Antonio Bassolino e altre 27 persone.
Manca tutta o quasi l’informazione che conta. Probabilmente impegnata nelle veline di palazzo, a “rassicurare” il popolo campano che, dopo che il centro di Napoli è stato ripulito, l’emergenza è finita e che l’inceneritore di Acerra è bello, inquina poco e funziona a pieno ritmo.
Ma la verità è un’altra. Ed è compito dei giornalisti raccontarla.
E allora, come CO.RE.Ri. Coordinamento Regionale Rifiuti della Campania, rivolgiamo un appello a tutti i giornalisti campani.
Domani mercoledì 29 aprile alle ore 9.30 presso l’aula bunker del carcere di Poggioreale riprende l’udienza del Processo FIBE Bassolino con la testimonianza del consulente della Procura della Repubblica Ing, Paolo Rabitti che sta ricostruendo l’intera vicenda dell’appalto FIBE. Si tratta di un passaggio fondamentale di tutto l’iter processuale, dal quale potrebbero scaturire gli elementi di prova necessari ad accertare le responsabilità. Noi ci saremo perché ci aspettiamo che sia fatta finalmente giustizia ma è necessario che ci siate anche voi perché i cittadini italiani, e campani in particolare, hanno il diritto di sapere cosa è accaduto in questi 15 anni e di chi sono le responsabilità.
Comunicato stampa CO.RE.Ri.
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