Boom di affluenza ai seggi, il governatore uscente trionfa con il 73 per cento dei voti
CARMINE FESTA da “La Stampa”
Il popolo delle primarie ha scelto. Nichi Vendola è il candidato del centrosinistra alle Regionali di primavera. Il governatore uscente ha battuto al voto lo sfidante Francesco Boccia, deputato del Pd. Vendola ha conquistato la candidatura con uno scarto percentuale di 73 a 27. Questa la tendenza emersa fin dall’inizio dello scrutinio nella notte. Lo scontro tra i due era già stato proposto agli elettori pugliesi nel gennaio di cinque anni fa e ieri la seconda sfida ha confermato le preferenze degli elettori del centrosinistra.
Sono stati oltre 190 mila i pugliesi sostenitori della coalizione che hanno affollato i duecento seggi aperti in tutta la regione, con un’alta affluenza, il doppio del 2005. Le urne sono rimaste aperte dalle otto del mattino alle nove di sera. Ai votanti si chiedeva l’adesione alle tesi del centrosinistra e un contributo almeno di un euro. Le code sono continuate a lungo anche dopo l’orario di chiusura. I seggi erano collocati non in sedi di partito ma in gazebo, circoli e anche in alberghi, con qualche possibile imperfezione nelle operazioni di voto. In Salento, per esempio, un giornalista dell’emittente Telerama ha provato a votare in quattro seggi diversi. Ci è riuscito in due.
Ma oltre qualche errore, il dato elettorale non lascia spazio a dubbi. La scelta degli elettori che ha premiato Vendola si è imposta ovunque. A Bari il presidente uscente della Regione Puglia ha conquistato circa il 75 per cento delle preferenze. A Taranto, dove Francesco Boccia ha svolto il ruolo di commissario liquidatore per tirare fuori la città dal dissesto finanziario, il deputato del Pd non è andato oltre il 35 per cento dei voti. A Fasano, nel Brindisino, paese natio del senatore Pd Nicola Latorre, vicinissimo a Massimo D’Alema, Nichi Vendola ha vinto le primarie con l’85 per cento delle preferenze. A Manfredonia, altra roccaforte del Pd e terra del deputato Michele Bordo, il governatore uscente si è imposto conquistando il 70 per cento dei voti espressi dai milleottocento votanti.
Vendola è arrivato ieri sera nel suo quartier generale della campagna elettorale, «la fabbrica di Nichi», a Bari, poco dopo le ventidue. Quando il risultato non era ancora definitivo il governatore uscente si è subito sbilanciato parlando di nette vittoria: «Il risultato delle primarie chiude una fase del Partito democratico e apre la strada al riformismo pulito del centrosinistra».
A chi gli ha chiesto se il trionfo così netto sullo sfidante avesse potuto rendere più difficile il percorso verso l’allargamento della coalizione, il presidente uscente della Regione ha risposto: «Abbiamo tutti quanti il medesimo obiettivo e tutti quanti spenderemo parole, atteggiamenti, percorsi per rendere questa alleanza la più larga possibile. L’obiettivo è quello di un compromesso con le forze che si riconoscono a sinistra e coloro che si considerano moderati». Vendola ha poi speso due parole per Rocco Palese, il candidato del centrodestra che lo sfiderà a marzo: «Stimo Palese, soprattutto il suo spirito combattivo, ma il centrodestra fuori dall’ambito leccese non riesce a promuovere uno straccio di classe dirigente».
Comunque il Pd ha scelto. Ora tocca agli altri partner della coalizione e soprattutto all’Udc che aveva giurato: mai con Vendola. Ma ora Vendola c’è.