La Decrescita Felice per i giovani

di Jean-Louis Aillon

Da quando ho cominciato ad usare il cervello per la funzione che gli è propria, ovvero il pensare, questo nostro modo di vivere occidentale non mi è mai andato troppo giù…
Nel mio piccolo e in solitudine riflettevo e da una, due, tre, le contraddizioni si moltiplicavano esponenzialmente. Ho poi cercato di mettere in pratica questi miei pensieri e, oltre ad aver forse cambiato un pochino il mondo in positivo, mi sono riscoperto più felice. Restavo però sempre in un limbo, perché questi miei pensieri da una parte si contraddicevano fra loro e dall’altra non erano uniti da un unico filo conduttore. Ho smesso di comprare una miriade di oggetti inutili, ho cominciato a studiare un pò meno. Ho sollevato il pedale dall’acceleratore e ho cercato di dedicare più tempo alle persone che mi stavano accanto, agli altri o semplicemente a me stesso, ma in una maniera diversa. Pensavo però: “se tutti facessero come me, invece di essere tutti più felici, l’economia andrebbe in crisi, la disoccupazione aumenterebbe a dismisura e saremmo paradossalmente tutti più infelici!”.

Un giorno la mia ragazza mi ha regalato un piccolo libricino, e in un tratto….tutto si è fatto più chiaro, lineare. L’affascinante visione della decrescita ha illuminato la mia mente, ha messo ordine ed è riuscita a dare un senso a tutti quei pensieri che fino a un attimo prima sembravano slegati e contradditori. Se da una parte sono sorte certezze, dall’altra ho visto come vi erano delle mancanze, soprattutto nell’approccio ai giovani.
Cercando di illustrare ai miei coetanei la mia scoperta ho avuto più difficoltà di quelle che ho avuto nel spiegarla ai miei genitori. In effetti avevo in mano una teoria e degli strumenti che, essendo stati pensati da gente adulta, si adattavano bene al mondo adulto, ma molto meno bene al mondo giovanile,estremamente diverso ed in continuo mutamento. Non possiamo pretendere d’altronde tutta la pappa pronta e penso sia compito nostro quello di adattare e modellare l’ impianto teorico che hanno ideato “i padri della decrescita” al mondo in cui viviamo. Il mio scritto (pubblicato nella sezione LA DECRESCITA FELICE PER I GIOVANI) vuole essere un primo spunto di riflessione, di dialogo, di discussione. Uno slancio ideativo che spero sia seguito da molti altri, perché solo insieme e confrontandoci possiamo arrivare a cogliere gli svariati frangenti che caratterizzano la realtà giovanile; ma soprattutto solo insieme potremo rompere le catene dell’isolamento e della solitudine e trovare la forza per vivere diversamente in questo strano mondo.

Jean-Louis, 24 anni, Circolo Territoriale MDF di Torino

http://www.decrescitafelice.it

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