Se continua questa tendenza, osserva Assoviaggi-Confesercenti, saranno 4000 gli italiani che non si recheranno in Messico nel prossimo mese (-20%) con una perdita di fatturato di oltre 5 milioni di euro. Questi i dati secondo un sondaggio presso i principali osservatori Assoviaggi sul territorio. Ma altre mete ne stanno risentendo come gli Stati Uniti dove fanno scalo alcuni voli diretti poi in Messico, per esempio per i viaggi di nozze.
La situazione è piuttosto caotica, anche per colpa della mancanza di informazioni a lungo termine da parte delle Istituzioni nazionali ed internazionali. Infatti molti sono i viaggiatori previsti per i prossimi tre mesi che si stanno informando per cambiare destinazione. Senza una presa di posizione chiara delle autorità internazionali c’è il rischio che alcuni operatori si sentano autorizzati a comportarsi in modo cautelativo.
Tutto questo non farà altro che mettere ulteriormente in ginocchio il settore già fortemente provato economicamente.
“Il Governo è chiamato dunque ad intervenire, oltre che con gli annunci – dichiara Amalio Guerra Presidente Assoviaggi-Confesercenti – anche con misure reali a sostegno del settore onde evitare ulteriori perdite occupazionali”.
Comunicato Stampa