Le ruspe di Stato che pochi giorni fa a Procida hanno abbattuto la prima e unica casa di due anziani coniugi in nome della legalità e della difesa dell’ambiente, a Casamicciola Terme stanno abbattendo decine di pini, distruggendo parte dell’inestimabile patrimonio boschivo dell’isola Verde per costruire, ex novo, un palazzone in cemento armato di tre piani che dovrà ospitare, udite, udite, la nuova Caserma Forestale, cioè di quella istituzione italiana per antonomasia deputata alla difesa del nostro verde: da non credere.[youtube -BqqxqTKTHI]
Il tutto mentre a Casamicciola, a pochi giorni dalla tragica frana, si parla tanto di lotta al dissesto idrogeologico e all’abusivismo edilizio e di salvaguardia dell’ambiente: quanta ipocrisia. Gennaro Savio: “Chiediamo con forza la fine di questo intollerabile scempio edilizio di Stato”.
dalla redazione di PCIML-TV *
Ha a dir poco dell’incredibile quello che in questi giorni sta accadendo a Casamicciola Terme, Comune dell’isola d’Ischia devastato il 10 novembre scorso dalla tragica frana staccatasi dal monte Epomeo e sotto la cui colata di fango, massi e detriti ha trovato la morte la quindicenne Anna De Felice. A poca distanza dal luogo della tragedia e precisamente nella pineta Bosco della Maddalena, in una zona tra l’altro a rischio idrogeologico, lo Stato senza voler sentire ragioni ha deciso di abbattere decine di rigogliosi pini e di distruggere parte di uno degli ultimi polmoni verdi ancora presenti sull’isola d’Ischia per costruire, udite, udite, un palazzone in cemento armato di ben tre piani per ospitare la nuova Caserma Forestale dello Stato. Si, avete capito bene. A Casamicciola, dopo la tragica frana, mentre si parla tanto di lotta al dissesto idrogeologico e all’abusivismo edilizio e di salvaguardia dell’ambiente, il Corpo Forestale dello Stato, cioè l’Istituzione italiana per antonomasia deputata alla difesa del nostro inestimabile patrimonio boschivo, si prende il lusso di distruggerne parte della pineta di Casamicciola per realizzare il nuovo presidio: da non credere! Sono oltre dieci anni che si tenta di portare a termine questo intollerabile scempio edilizio di Stato e negli ultimi mesi i tentativi per realizzare in pineta la nuova Caserma Forestale si sono fatti insistenti e se sino a questo momento lo scempio non era stato ancora realizzato, è solo perché durissima è stata l’opposizione che il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista guidato dal segretario generale Domenico Savio ha portato avanti, assieme a PCIML-TV. Nelle settimane scorse, poi, dopo un lungo periodo di stasi, senza che vi fosse il permesso a costruire e la variante al piano regolatore e nonostante i due no ufficiali della Sopraintendenza ai Beni Ambientali di Napoli, gli operai della Ditta incaricata delimitarono il cantiere e cominciarono ad abbattere i primi rigogliosi e verdeggianti pini.
Dopo l’intervento del PCIML, la Guardia di Finanza intervenne immediatamente e sequestrò il cantiere che incredibilmente, nei giorni scorsi, è stato dissequestrato da parte della Magistratura perché, sembrerebbe, che per costruire determinate opere pubbliche non siano necessari ne il permesso a costruire ne la variante al piano regolatore. Galvanizzati dalla decisione della Magistratura, le ruspe di Stato, di quello stesso Stato che pochi giorni fa ha provveduto a far abbattere a Procida la prima e unica casa di due umili anziani, stamattina lunedì 23 novembre 2009 hanno fatto irruzione nella pineta “Bosco della Maddalena” e hanno ripreso la mattanza dei pini in ottimo stato di salute. E pensare che in un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Mattino” del 14 novembre 2009 e pubblicata a pagina 33 all’interno di un articolo a firma del giornalista Francesco Vastarella alla domanda del cronista “Per ricavare lo spazio della Caserma sono stati abbattuti dei pini”, il Provveditore alle Opere Pubbliche per la regione Campania e il Molise, Dott. Donato Carlea, aveva tra l’altro risposto: “Erano malati. Ci sono relazioni tecniche che lo confermano”. Noi, con le riprese che fortunatamente abbiamo fatto, abbiamo dimostrato invece, che i pini che si stanno abbattendo godono di ottimo stato di salute e che i pini malati di marchellina ellenica che pur ci sono nella pineta “Bosco della Maddalena”, si trovano sul lato opposto della pineta dove sta per sorgere la Caserma Forestale e stanno lì da anni a morire e ad infestare l’intera area boschiva tra la totale indifferenza dello Stato che dovrebbe curarli: che vergogna!
Intanto, grazie alla nostra presenza, sul posto sono giunti i Vigili Urbani, i Carabinieri, la Finanza e il Sindaco di Casamicciola il quale, nonostante ci abbia portato a conoscenza di un’ordinanza con cui il 15 ottobre il Comune imponeva il ripristino dello stato dei luoghi, non ha dato mandato ai Vigili Urbani di far sospendere i lavori o di sequestrare il cantiere. Così, tra l’indifferenza di tutti, lo Stato con le sue ruspe ha continuato ad abbattere i rigogliosi pini distruggendo parte della pineta Bosco della Maddalena per far posto a un palazzone di cemento armato di ben tre piani: assurdo!
A Casamicciola dopo la tragica frana, ha affermato Gennaro Savio Dirigente del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista che con le telecamere di PCIML-TV si è immediatamente portato sul posto, mentre si parla tanto di lotta al dissesto idrogeologico e all’abusivismo edilizio e di salvaguardia dell’ambiente, lo Stato, quello stesso Stato che pochi giorni fa ha provveduto a far abbattere a Procida la prima e unica casa di due umili anziani, si prende il lusso di distruggerne parte della pineta casamicciolese per realizzare il nuovo presidio del Corpo Forestale dello Stato, cioè di quell’Istituzione italiana per antonomasia deputata alla difesa del nostro inestimabile patrimonio boschivo. Chiediamo con forza la fine di questo intollerabile scempio edilizio di Stato”.
· Direttore Gennaro Savio – www.pcimlischia.blogspot.com
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