Organici / la proposta Uil: dare stabilità al personale covid nell’organico di fatto

PROCIDA – Le tante questioni aperte relative al mondo della scuola, in modo particolare le modalità di ripartenza per l’anno scolastico 2021/2022, sono ancora al centro del confronto tra le forze politiche e sindacali. Sotto questo punto di vista, ancora una volta, la UIL Scuola sottolinea che le scuole hanno bisogno di risposte concrete e immediate, per potere progettare e programmare per tempo, anche considerato il momento di emergenza epidemiologica, mentre il Governo a parole mette la scuola al centro delle priorità del Paese di fatto la marginalizza. Oggi per avere la scuola in presenza e sicurezza la soluzione è una soltanto: più organici che possano consentire la riduzione degli alunni per classe e presidi sanitari di tracciamento e di profilassi.

“Le consistenze organiche presentate dall’amministrazione – si legge in una nota – già non andavano bene prima della pandemia, ma con l’arte italiana di arrangiarsi vivevano potevano andar bene in tempi di normali difficoltà, oggi con la pandemia non è più tempo di politiche di contenimento ma di politiche espansive che dovrebbero servire per superare le difficoltà dovute ai tagli degli ultimi venti anni. L’errore da non commettere, come lo scorso anno, è pensare che a settembre la situazione sarà normalizzata.

I nostri ragazzi non meritano un altro anno di didattica a distanza. Non è pensabile che gli strumenti che si sono rivelati insufficienti oggi possano esserlo a settembre.

Per il personale ATA aspettiamo l’esito degli impegni assunti dal Ministro Bianchi sulla soluzione al problema che la politica ha generato: l’organico va incrementato di 2.228 posti in organico di diritto per evitare tensioni e spostamenti di personale già in servizio all’interno delle realtà interessate.

Sia per il personale docente che per il personale ATA – conclude il documento – vanno attuate scelte coraggiose e innovative eliminando l’artificiosa distinzione tra i diversi organici: diritto, fatto, deroga e COVID, favorendo la piena copertura con contratti a tempo indeterminato su tutti i posti disponibili, e contestualmente l’istituzione di un organico triennale e contratti triennali per il personale a tempo determinato.

Noi non ci rassegniamo e torneremo a chiedere la trasformazione delle risorse del c.d “organico COVID” in organico di fatto”.

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