Tra Procida e Ischia una falla che perde 13.000 metri cubi d'acqua

L’Evi sostiene che non è di sua competenza l’intervento sulla falla apertasi a cinque metri tra Procida ed Ischia, nonostane abbia i mezzi per intervenire. La Regione, competente al riguardo, non si vede e non si sente. Un teatrino che ci costa una perdita enorme di acqua dolce in mare.

di Mario Goffredo (MoVimento 5 Stelle Ischia) – Pensare di buttare in mare 150 litri d’acqua al secondo è un’immagine che impressiona anche le menti e le sensibilità meno protese alla preservazione di un bene fondamentale come l’acqua.
A pochi giorni da un referendum storico con il quale l’Italia ha scelto di sottrarre il bene comune Acqua alla gestione privata, si evidenzia con sempre più preoccupante frequenza la vera grande sfida che è conseguenza necessaria ed imprescindibile della scelta referendaria: l’efficienza e la gestione virtuosa della distribuzione idrica pubblica.
Come si evince dalla nota pubblicata in data 17 giugno sul sito dell’E.V.I., una falla che interessa la condotta che lega la terraferma ad Ischia Ponte, riversa in mare un quantitativo abnorme di acqua potabile, con evidenti ripercussioni sul servizio di distribuzione isolano oltre all’indicibile spreco e danno ambientale. Segnalata dalla stessa EVI sin dal mese di Aprile alla competente Regione Campania, la falla resta aperta per inattività di quest’ultima e per dichiarata impossibilità all’intervento dell’EVI che individua la competenza dell’Ente Regionale come preclusiva di qualsiasi azione autonoma.
Purtroppo questa inattività non solo sta pregiudicando il regolare servizio idrico, ma ogni secondo che trascorre getta in mare 150 litri di un bene prezioso e meritevole della più ampia tutela e preservazione quale l’acqua. L’ultima notizia reperita è del Presidente dell’EVI Domenico Di Vaia, il quale preannuncia dichiarazioni in arrivo dall’Ufficio del Ciclo Idrico Integrato della Regione Campania oggi Lunedì 27 giugno.
In tale situazione non si può non chiedere con forza un intervento immediato a tutti gli Enti coinvolti, seppur non consentito da protocolli di procedura che stanno arrecando gravissimi danni al servizio idrico isolano e concretizzano ogni secondo che passa un vero e proprio disastro ambientale, con uno spreco di quantitativi enormi di preziosa acqua potabile. Inammissibile tanto ritardo nella riparazione di una falla ad appena 5 metri di profondità.

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