Pirati attaccano nave. Comandante di Monte di Procida

NAPOLI – “Abbiamo avuto paura, certo, ma siamo riusciti a metterci in salvo”. Parlando con l’ANSA, dalla nave portacontainer Jolly Smeraldo, descrive così i difficili momenti dell’assalto di un gruppo di pirati, il comandante Domenico Scotto Di Perta, la cui famiglia vive a Monte di Procida (Napoli) ed è già stata rassicurata. Tutto è avvenuto con l’imbarcazione in navigazione al largo delle coste somale. L’equipaggio ha ‘plottato’ sul radar un barchino in una zona, come spiega Scotto di Perta, dove ci sono stati già diversi attacchi a navi. I pirati sono arrivati ad una distanza di meno di 100 metri, ben visibili: “abbiamo aumentato la velocità e azionato le manichette antincendio come deterrente ad un eventuale abbordaggio”. Il barchino ha iniziato l’inseguimento, “correvano veloci, ci hanno sparato addosso senza procurare danni alla nave. Poi, quando hanno visto la nostra tenacia hanno lasciato stare”. Sono stati quindici minuti molto difficili: “Se me lo chiedete certo che vi dico che abbiamo avuto paura però l’equipaggio ha risposto in maniera eccellente”.
Confermati, quindi, i dubbi che avevamo espresso in precedenza circa la proveninza del comandante della nave. Ovviamente, al di la del fatto che il comandante sia di Procida o di Monte di Procida, ci fa piacere commentare il fatto che tutto è andato per il meglio anche se sarebbe il caso di trovare le opportune contromisure ad un fenomeno che sta diventando sempre più dilagante e che rende ancora più difficile un mestiere, quello di marittimo, che già deve fare i conti con tanti problemi.

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