Con ancora negli occhi l’immagine della ruspa che procede all’abbattimento degli immobili delle famiglie Scotto di Clemente e Lauro, prosegue in maniera incessante il lavoro delle Forze dell’Ordine finalizzato al controllo del territorio ed all’accertamento di manufatti realizzati in assenza o difformità dell’autorizzazione a costruire.
Di qualche giorno fa la notizia che i Carabinieri della stazione di Procida hanno denunciato in stato di libertà 18 persone nel corso dell`operazione sono stati controllati 11 cantieri edili e sottoposti a sequestro 9 immobili della superficie totale di 332 metri quadri e del valore stimato 600.000 euro, ma la cosa non finisce qui.
<<A seguito della riunione tenutasi il 30/11/2009 presso la Procura della Repubblica di Napoli con il Procuratore Aggiunto Dr. Aldo De Chiara – dice il Dr. Giuseppe Trotta, comandante della Polizia Municipale di Procida – nel corso della quale sono state dettate precise disposizioni in merito alle verifiche dei cantieri edili abusivi sul territorio isolano nonché sui controlli con cadenza almeno quindicinale degli immobili sequestrati e dissequestrati, è stata immediatamente istituita una task force, che si compone di due pattuglie, che ogni giorno percorrono in lungo ed il largo il territorio, per scongiurare nuovi reati edilizi e per ispezionare quei fabbricati sottoposti a sequestro giudiziario o dissequestrati.>>.
Da questo punto di vista, precisa il Comandante Trotta: << nel corso delle operazioni si è proceduto ad adottare provvedimenti giudiziari nei confronti di cinque manufatti in muratura per un totale di circa 600 metri quadri, tra i quali alcuni oggetto di violazione dei sigilli precedentemente apposti. Detto questo – continua il Comandante Trotta – trovo che l’enfasi riservata dai mezzi di comunicazione agli eventi che riguardano l’isola di Procida sia in qualche modo sproporzionata soprattutto quando oggetto di sequestro sono piccoli manufatti o baracche usate quale pertinenze di orti per il deposito di attrezzature agricole. L’esperienza ultraventennale maturata, infatti, mi porta ad essere cauto giacché, tanto per fare un esempio, in una sentenza del Giudice del Tribunale di Napoli Sezione distaccata di Pozzuoli del 09/06/09, è stato assolto, da una causa penale promossa da una denuncia della Polizia Municipale, il proprietario di un baraccone di 30 mq destinato a ricovero di animali e mezzi agricoli perché il Giudice ha ritenuto che lo stesso non fosse soggetto a regime concessorio in quanto pertinenza di un fondo agricolo. Resto amareggiato, pertanto, quando sento o leggo notizie inesatte che rappresentano l’isola di Procida così come non è.>>