Oggi Procida vive un’altra giornata triste. Ci lascia Angela Cammarota. Per i più giovani, probabilmente, il nome dirà poco ma, per chi ha superato gli anta, Angelina, ha rappresentato un punto di riferimento e con essa l’isola perde un pezzo importante della sua storia recente. Donna di grande intelligenza, dirigente del Comune di Procida, pietra miliare della Democrazia Cristiana, ha dedicato buona parte della sua esistenza ai giovani nei quali ha sempre creduto fondando e sostenendo il circolo della “Libertas” dando ad almeno due generazioni di procidani la possibilità di avere un punto di ritrovo, coltivare passioni sane e farsi “le ossa” sia nell’ambito sportivo che nelle scuole di formazione del partito. Personalità ferma, decisa e risoluta, alcuni la ricorderanno come un “Generale di Ferro”, una donna con gli attributi, ma, forse, questo aspetto del suo carattere pubblico che, però, contrastava con la generosità, sobrietà e impegno sociale sempre profuso nel privato, era dovuto al fatto che per una donna, ed in particolar modo nell’immediato dopoguerra, non era facile farsi spazio in un mondo fatto a misura solo per gli uomini.
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