Come ci dice il prof. Domenico Ambrosino nella sua analisi dalle pagine de “Il Mattino” c’è fermento nella politica procidana. “La lista di centro destra “Procida in Progresso”, guidata da Lubrano, che aveva ed ha il suo punto di riferimento principale in Luigi Muro, vice sindaco e assessore provinciale, che aveva vinto le scorse elezioni, è andata in frantumi. Per divergenze varie, quattro consiglieri comunali si sono staccati dalla compagine amministrativa: prima il capogruppo Gennaro Cibelli, l’ex assessore Tommaso Strudel, l’ex presidente del civico consesso Giorgio Formisano, che hanno dato vita al cartello indipendente “Alternativa Liberale”, poi l’ex assessore al mare Salvatore Costagliola, passato con la “Destra” di Storace. Le spaccature non hanno risparmiato nemmeno il gruppo consiliare di centro – sinistra che aveva conquistato i sei seggi di minoranza con il gruppo “Unione per Procida”. I socialisti – riformisti Maria Capodanno e Tecla Lubrano si sono resi indipendenti; il consigliere Fabrizio Borgogna, ex Udeur, ha mollato anch’egli i vecchi ormeggi; altrettanto ha fatto l’attuale presidente del civico consesso Vincenzino Capezzuto. Sono rimasti nell’Unione gli ex diessini Michele Romano e Dino Ambrosino che insieme ad Antonio Intartaglia, ex Margherita, hanno dato vita al Partito Democratico. Ora, in questo arcipelago di posizioni, è scesa in campo un’associazione civica “Procida Insieme”, capeggiata da Aniello Scotto di Santolo, ex sindaco democristiano dell’isola negli anni ’80, proponendosi come nuovo punto di aggregazione politico- amministrativa. E sono cominciati i travagli. Nell’area di centro destra, l’assessore Vincenzo Capezzuto ha posto la sua candidatura a sindaco al posto di Gerardo Lubrano che chiede una riconferma per il secondo mandato; nel centro – sinistra, due consiglieri del PD – Ambrosino ed Intartaglia – hanno firmato una accordo di confluenza con “Procida Insieme, contestato da numerosa parte del partito che nei giorni scorsi ha fatto sbarcare a Procida , l’esponente provinciale Ciro Cacciola che sta tentando una ricomposizione. Gli unici a lanciare un progetto concreto sono stati i socialisti riformisti che hanno proposto un “Patto di Unità Isolana”, per un piano di risanamento e sviluppo che affronti le emergenze del territorio. Spunta, intanto, promosso da Nicola Lamonica, il tentativo di un gruppo di giovani di dar vita ad un’aggregazione di “Sinistra Alternativa”, che rilanci “gli ideali e l’iniziativa politica svenduti dal PD che ha abbracciato qualunquisticamente un gruppo civico che sa tanto di vecchia, già sperimentata, azione amministrativa di puro stampo conservatore clientelare”. Ma i giochi non sono chiusi. Non si escludono altre sorprese come una nuova lista di centro destra promossa dall’ex assessore Salvatore Costagliola. La popolazione segue con pigrizia e scetticismo la situazione. I problemi sono tanti e complessi: abbattimenti delle case abusive, traffico caotico, rilancio della raccolta differenziata dei rifiuti, risanamento delle esauste casse comunali.”
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