a cura di Espressioni procidane – numero 11-12 dicembre 2009
Francesco Lubrano Lavadera, anni 33, Educatore e Formatore, laurea in Scienze delle Educazione, attualmente a Roma impegnato in progetti di formazione professionale per conto di un ente di formazione delle ACLI, l’ENAIP Veneto è l’ideatore del Convegno “Un sogno in…Comune”, percorsi virtuosi nel paesaggio delle pubbliche amministrazioni e che si è tenuto a Procida il 3-4 ottobre 2009 con la presenza dell’Associazione Comuni Virtuosi e dell’Associazione Rete del Nuovo Municipio. Relatori del convegno: Luca Fioretti, Sindaco di Monsano (AN) e presidente dell’Associazione Comuni Virtuosi, Gianni Notari, gesuita, direttore dell’istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe di Palermo”, Salvatore Amura, Assessore al Bilancio e alle Finanze del comune di Canegrate (Mi), Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta Di Lugagnano (MI), promotore insieme a molti Comuni della campagna nazionale “Stop al consumo del territorio”, Alessio Ciacci assessore, all’ambiente del Comune di Capannori (Lu) Marco Boschini, assessore del comune di Colorno (PR) e coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi.
Rivolgiamo a Francesco alcune domande sul perché di questo Convegno.
Come è nata l’idea di portare qui a Procida Sindaci e Assessori di Comuni italiani aderenti all’associazione Comuni Virtuosi.
Nasce dalla lettura del libro “L’anticasta. L’Italia che funziona” di Marco Boschini e Michele Dotti deve per la prima volta viene presentato il lavoro svolto in Italia dall’associazione Comuni Virtuosi.
Quale la caratteristica fondamentale di questi Comuni?
Al centro delle loro scelte c’è l’obiettivo del bene comune e quindi combattono tutte quelle forme politiche basate sul clientelismo, sulla furbizia e spesso sull’uso del potere per soddisfazioni personali.
Non ci sembra che la stampa abbia dato rilevanza a questa esperienza che pure è nazionale ed estesa a decine di Comuni.
Purtroppo la Stampa non sempre è attenta al bene che si produce, ai tentativi cosiddetti “virtuosi”. Sembra che l’interesee viene dato esclusivamente a ciò che non funziona. La denuncia dei problemi irrisolti va fatta, ma per obiettività di informazione bisogna anche dare grande risalto a tutti quei tentativi in atto per migliorare la nostra società.
Essere riusciti a portare dal Nord Italia qui sull’isola due Sindaci e tre assessori, tra cui Marco Boschini autore del libro, non credo sia stato un lavoro da poco.
Certo tutto ciò è stato possibile grazie ad alcune associazioni locali con cui abbiamo organizzato il convegno e che tengo a ringraziare, in particolar modo l’associazione La mia Isola: Laboratorio di Idee e l’associazione M.A.I.A. Con l’aiuto ovviamente dalla stessa Associazione Comuni Virtuosi, dell’Associazione Rete del Nuovo Municipio e dal centro di Formazione Politica Pedro Arrupe di Palermo nella persona diel Direttore, il gesuita, Gianni Notari che è stato il relatore principale del Convegno.
Quale era l’obiettivo primario che vi siete posti.
Volevamo che i politici locali di tutte le estrazioni incontrassero l’associazione Comuni Virtuosi ed ascoltassero le esperienze realizzate, affinché anche per Procida si potesse iniziare un cammino nuovo: un’isola ecologica, con la risoluzione del problema del traffico, con il bilancio comunale condiviso dalla popolazione tutta, con l’obiettivo dei rifiuti zero. E soprattutto con i cittadini in prima linea nella ricerca delle soluzioni ai problemi. E’ questa l’isola che tutti sogniamo.
Si è puntato al recupero del senso antico della parola “Comune”, allo stesso tempo sostantivo e aggettivo, sede privilegiata dell’incontro e del dialogo fra istanze sociali, culturali, economiche ed istituzionali. Il convegno ha visto la partecipazione diretta dell’Associazione Nazionale Comuni Virtuosi e della Rete del Nuovo Municipio, ed ha cercato di trovare i punti di convergenza fra efficienza dell’amministrazione e virtù delle politiche, riprendendo il filo del cambiamento dal basso lasciato interrotto dalle crisi – vere e presunte – dei nostri tempi. Nei due giorni, come in un Sogno possibile, i convegnisti ci hanno accompagnato ad intravedere un futuro altro per la nostra isola.
Purtroppo vediamo pochi politici al convegno. Forse l’invito è stato sottovalutato?
Certamente ci dispiace. Ma siamo contenti che sia presente un buon numero di cittadini. Dovremo vedere in che modo dopo il convegno si portrà andare avanti insieme.
Tu lavori a Roma come operatore nella Formazione Professionale. Non riesci però a distaccarti da Procida, anzi hai voluto che anche Procida conoscesse questa esperienza dei Comuni Virtuosi.
Come dicevo all’inizio sono stato letteralmente preso dalla lettura del libro L’anticasta e dall’esperenze realizzate in questi comuni italiani, per cui mi son detto: ma allora c’è una strada per avvicinare i cittadini alla Politica, perché già esistono in Italia politici che non considerano i cittadini solo come serbatoi di voti, ma come il soggetto principale della vita politica.
Mi entusiasma il fatto che questi sindaci e assessori, prima di qualunque scelta, informano e ascoltano l’intera cittadinanza. Poi decidono. La delega che noi diamo votandoli non è delega in bianco, ma una delega che li deve portare continuamente a confrontarsi con la cittadinanza.
Fonte Espressioni procidane
Pasquale Lubrano