(Da “IL MATTINO” del 9 gennaio 2009 di Domenico Ambrosino).
Solo un miracolo ha evitato vittime ed ha salvato la chiesa di San Giuseppe alla Chiaiolella dall’incendio che, martedì sera, ha devastato l’attigua sala parrocchiale Pio XII. Ora si contano i danni e si attendono le perizie assicurative. La struttura ha subito una serie di danneggiamenti ai solai e alle pareti, con il crollo di calcinacci ed intonaci. La sala è stata, perciò, interdetta all’uso da un’ordinanza a firma del sindaco Gerardo Lubrano, in attesa delle opportune verifiche strutturali ed impiantistiche, con i conseguenti lavori, per ripristinarne le condizioni di agibilità. Sono andati completamenti distrutti una serie di arredi sacri – tra cui un prezioso trono artigianale in legno, ricoperto di oro zecchino, dedicato a S. Giuseppe, risalente al 1700. In fumo anche decine di volumi, nonché una serie di attrezzature teatrali utilizzate dai giovani di Azione Cattolica. L’attigua chiesa ( subì un incendio nell’agosto del 1946), non ha patito danni strutturali. Completamente annerite le pareti, con il pavimento ricoperto da una pesante coltre di cenere. Le funzioni religiose sono state sospese. Proseguiranno presso la Cappella di S. Maria degli Agonizzanti, a via Solchiaro. Fedeli e volontari sono già all’opera per le opportune operazioni di pulizia del tempio che, si spera, possa riprendere a funzionare, già domenica prossima. I primi accertamenti non hanno consentito di individuare le cause del sinistro. Resta l’ipotesi del corto circuito, ma non si escono altre cause anche in considerazione del fatto che alcuni persone, abitanti nelle vicinanze, al momento in cui è probabilmente iniziato l’incendio (intorno alle 17,30) hanno udito un forte boato. Intanto sono scoppiate vivaci polemiche a riguardo dell’opera di spegnimento dell’incendio messo in atto dal gruppo dei volontari della Protezione Civile, guidato da Antonio Meglio. Nel corso dell’operazione, durata quasi quattro ore, si sono vissuti momenti di panico ed angoscia. E per qualcuno che potesse essere rimasto intrappolato in chiesa, e per il timore che le fiamme potessero espandersi. Specie quando si è appreso che i Vigili del Fuoco del distaccamento di Ischia, nonostante le richieste dei sindaco Lubrano e del maresciallo dei Carabinieri Pagliaroni, nicchiavano per un loro intervento.
Il sindaco Gerardo Lubrano concorda: I quali, di recente sfrattati dalla struttura comunale ove alloggiavano, hanno minacciato le dimissioni in blocco.
DOMENICO AMBROSINO
La sala parrocchiale Pio XII, alla Chiaiolella, è uno spazio vitale per l’intera comunità procidana. Costruita alla fine degli anni cinquanta, su di un terreno donato alla parrocchia, è un po’ il fiore all’occhiello del Santuario di San Giuseppe. Il parroco Monsignore Michele Ambrosino, 85 anni, che regge la chiesa dal 1956, l’ha fortemente voluta per promuovere dibattiti ed attività di carattere sociale e culturale. La struttura è stata sempre messa a disposizione di gruppi ed associazioni di ogni ideologia. Ogni estate, da oltre mezzo secolo, ospita la Fiera del Libro. Manifestazione che, insieme alla lettura, promuove dibattiti e confronti su tematiche politiche, religiose, culturali. Negli anni, nella Sala Pio XII, sono passati personaggi del calibro di padre Ernesto Balducci, del vescovo d’Ivrea Monsignor Luigi Bettazzi, del teologo Bruno Forte, degli scrittori Italo Alighiero Chiusano, Michele Prisco, del poeta Mario Luzi, dei giornalisti Paolo Giuntella, Antonio Lubrano, ecc.