Procida: La CAREMAR perde i posti!

Presa di posizione dura del Comune di Procida che in una nota a firma del Sindaco Gerardo Lubrano e dell’Assessore ai Trasporti Pasquale Sabia e diretta a S.E. Prefetto di Napoli Dott. Alessandro Pansa, al Ministero dei Trasporti, all’Assessore ai Trasporti della Regione Campania Prof. Ennio Cascetta, al Presidente della IV Commissione Trasporti Dott. Pasquale Sommese, al Dirigente di settore della Regione Campania Avv. Renato Capalbo, al Direttore A.C.A.M. On. Anna Donati, all’Amministratore Delegato Tirrenia Cav. Franco Pecorini, all’Amministratore Delegato Caremar Ing. Carlo Stagnaro e, per conoscenza, al Comandante Capitaneria di Porto di Napoli CA (CP) Domenico Picone, al Comandante Ufficio Circondariale Marittimo TV(CP) Gianluca Oliveti e ai Sindaci dei Comuni di Ischia- Forio – Casamicciola – Lacco Ameno- Barano – Serrara Fontana- Capri – Anacapri, sottolinea la grave situazione dei trasporti marittimi per l’isola di Procida anche alla luce della possibile riduzione dei passeggeri trasportati dalle navi CAREMAR.“Oggetto: Riduzione trasportabilità passeggeri navi “ Caremar”
Abbiamo appreso per via diretta e attraverso la stampa che la Caremar, dal 1° Luglio c.a., ridurrà la trasportabilità da 1061 passeggeri a 690 fino al 31 ottobre e dal 1° novembre al 31 marzo p.v. a 566 passeggeri delle seguenti navi di classe “ C “ : Tetide, Quirino, Adeona, Triade, Fauno, Naiade e cioè tutte le unità operanti nel settore Partenopeo e Pontino. Ciò fa seguito ad una riduzione già effettuata in passato da 1250 a 1061 passeggeri.
Tale riduzione viene imputata alla legge 45/2000 in base alla direttiva 98/18 dell’ Unione Europea per l’esclusione degli atolli dai mezzi di salvataggio con scadenza Giugno 2009.
Non comprendiamo come, in piena stagione estiva, quando la Caremar dovrebbe incrementare i propri introiti ed assicurare il flusso turistico per le Isole, si possa mettere in atto tale riduzione non adeguando con tempestività i mezzi di salvataggio pur avendo avuto ben nove anni a disposizione.
In questo momento in cui il settore turistico è in forte crisi, e dove l’utenza tende a privilegiare, sempre per ragioni economiche, le navi ai mezzi veloci, la Caremar taglia per ogni corsa ben 371 passeggeri e ciò creerà certamente turbative all’ordine pubblico sulle banchine di Ischia , Procida, Napoli e Pozzuoli, in particolar modo nei fine settimana .
Procida, ancora una volta, sarà quella che risentirà maggiormente di tali tagli, essendo “Caremar dipendente “, in particolar modo per i collegamenti con navi traghetto per Ischia e Napoli, non essendoci altri vettori sulle tratte suddette.
Le ragioni economiche addotte dalla Caremar e dalla capogruppo Tirrenia per il mancato adeguamento alle normative non giustificano, in alcun modo, tale comportamento anche in vista di un passaggio della Caremar alla società Regionale COREMA, che acquisirebbe delle navi con dimezzata trasportabilità e ciò a tutto vantaggio dei privati.
In nove anni, certamente, ci sono state le potenzialità economiche per aumentare, anche gradualmente, le zattere autogonfiabili per l’eliminazione degli atolli, prima della scadenza del Giugno 2009.
Ancora una volta, l’incapacità imprenditoriale dei vertici Caremar e Tirrenia espongono a gravi danni l’economia locale, già penalizzata da motivi contingenti quali cali di presenze per la crisi esistente, vanificando gli sforzi che le Amministrazioni e gli imprenditori stanno mettendo in atto per recuperare un flusso turistico accettabile e l’economia della stessa Società che rinuncia ad incassi certi nel periodo di maggiore afflusso turistico.
Pertanto sollecitiamo gli Enti in indirizzo ad adottare i provvedimenti di competenza onde vengano ripristinate, al più presto, le condizioni di trasportabiltà preesistenti atte a scongiurare il tracollo dell’economie locali ed evitare gravi turbamenti nell’ordine pubblico.
In attesa di un sollecito riscontro, inviamo distinti saluti.”
Sin qui la disamina dell’Amministrazione comunale nella quale non si fanno sconti a nessuno e si sollecitano interventi adeguati al contesto anche sulla base di quanto discusso nella seduta del 25 giugno scorso al tavolo tecnico Co. Re. Ma. dove è stato ribadito, tra l’altro, che, dopo diverse verifiche ed approfondimenti, la Commissione Europea acconsente ad attuare il processo di privatizzazione/liberalizzazione dei servizi attraverso il trasferimento a titolo gratuito alle Regioni delle società del Gruppo Tirrenia che operano in ambito regionale, purchè resti impregiudicato l’obiettivo di privatizzare/liberalizzare entro il 31/12/2009.

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