ROMA – Blog e forum non sono sottoposti alla disciplina prevista per la stampa perché sono delle semplici aree di discussione nelle quali ciascun utente esprime le proprie opinioni. Lo ha stabilito la Cassazione (Terza Sezione Penale, sentenza 10535) respingendo il ricorso presentato da Aduc contro la rimozione di alcuni messaggi presenti nel forum “Dì la tua” dell’associazione. La vicenda risale al 2006, quando l’ente Mater Onlus di don Fortunato denunciò che in tale area di discussione erano contenute affermazioni (dei commenti ingiuriosi contro i preti accusati e sospettati di pedofilia) che violavano l’articolo 403 del Codice Penale (offesa a una confessione religiosa tramite vilipendio di persone). Alla denuncia segui il sequestro dei commenti. La Suprema Corte ha respinto il ricorso di Aduc per il dissequestro, spiegando che non è possibile estendere ai forum le tutele previste dall’articolo 21 della Costituzione per gli organi di stampa. Tali guarentigie prevedono che le testate giornalistiche possano essere sottoposte a sequestro solo per i delitti previsti dalla legge sulla stampa, tra i quali non rientra l’articolo 403 del Codice Penale. Questo significa però anche che i titolari di blog e forum non possono più essere considerati responsabili dei commenti altrui (per i quali rispondono solo gli utenti che li hanno scritti) e, allo stesso modo, che né loro, né coloro che postano i commenti, possono essere incriminati per i reati di stampa clandestina e diffamazione a mezzo stampa. E lo stesso discorso è applicabile anche a mailing list, newsletter, chat e mes¬saggerie istantanee. Cadono inoltre le assurde pretese di sottoporre i blog a fantomatiche registrazioni presso ROC e Tribunali, e la possibilità di costringerli a dotarsi di un Direttore Responsabile. Una vittoria, e non una sconfitta, per la liberta di espressione su Internet.
Certamente auspichiamo sempre che ognuno metta in atto comportamenti civili e adeguati alle discussioni, attraverso commenti frutto del buon senso e del rispetto delle opinioni e le idee di ognuno.