Come simpatizzanti della lista Insieme per Procida, vorremmo dire la nostra su un aspetto davvero singolare della campagna elettorale in corso. Leggiamo da tempo, prima con un certo spasso, come gag di un bravo comico, poi con crescenti sbadigli, pagine e pagine di furiose e apocalittiche presentazioni degli anni 1989-1992, in cui fu sindaco di Procida Aniello Scotto di Santolo, che attualmente guida la lista Insieme per Procida.Le scrive Pasquale Lubrano che appoggia a spada tratta la lista dell’amministrazione uscente. Il succo delle sue riflessioni ossessive è presto detto: per due-tre anni a Procida è passato Attila/Aniello, il flagello dell’isola, che da allora non si è più ripresa. Si è fatto tanto per liberarcene, e ora il mostro può tornare: è a rischio l’agibilità democratica.
Attila/Aniello non ha bisogno di difensori d’ufficio e sta rispondendo con pacatezza in tutte le sedi alle amenità di Lubrano. Alla sua scombinata memoria, che rivanga fantasmi inesistenti e dimentica il malcostume amministrativo degli ultimi 15 anni, che è sotto gli occhi di tutti, vorremmo ricordare almeno due o tre cose:
· Chi ha permesso alla società EVI di mettere per anni le mani nelle tasche degli utenti del servizio idrico di Procida, con bollette gonfiate e aumenti a dismisura dei costi dei nuovi allacciamenti, dopo aver abolito l’Ufficio Acquedotto del Comune?
· Chi ha voluto la SEPA e le sue salatissime bollette, a fronte di un servizio scadente e di una differenziata ferma al 14%?
· Chi ha deciso di vendere la quota del Comune nel porto turistico di Procida?
Attila/Aniello o gli amministratori uscenti, raccolti con gli amici di Lubrano nella lista Procida prima?
Procida, 24 marzo 2010
Franco Cerase
Ciro De Candia
Giovanna Lauro
Marianna Lubrano
Titta Lubrano
Giovanpietro Scotto di Carlo
Giovanni Villani