In attesa del Consiglio Comunale, probabilmente fissato per il prossimo 9 gennaio con all’ordine del giorno anche la votazione e nomina del nuovo ufficio di presidenza dello stesso dopo le note vicende che portarono prima alla fuoriuscita della maggioranza di Formisano, Strudel e Cibelli e alle successive dimissioni di Giorgio Formisano, Maria Capodanno e Pasquale Sabia, rispettivamente presidente e vice-presidenti del C.C., il nuovo anno si apre con una nota del consigliere Tecla Lubrano Lavadera, tra le fondatrici del neonato gruppo dei “Socialisti per Procida”, inviata a tutti i componenti dell’attuale minoranza (Ambrosino, Borgogna, Capezzuto, Cibelli, Formisano, Intartaglia, Romano, Strudel) avente ad oggetto proprio il rinnovo incarichi dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale.
“Nell’ambito delle iniziative intraprese per impegnare le forze politiche riformiste e le organizzazioni socio-economiche in uno sforzo comune per affrontare i tanti problemi di cui soffre l’isola e le difficoltà in cui si dibattono tante famiglie,
facendo seguito all’incontro organizzato dal nostro gruppo, svoltosi sabato scorso, per affrontare tali tematiche ed il rinnovo dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale;
condividendo la proposta di eleggere Michele Romano alla Vice Presidenza del Consiglio Comunale, in rappresentanza dei gruppi di minoranza;
ritenendo privo di significato politico quella di astenersi nella votazione per la Presidenza, come prospettato da alcuni,
propongo
di fornire al Consiglio l’indicazione unitaria di votare Maria Capodanno per tale incarico, già emersa da parte di alcuni consiglieri, come momento di positiva rilevanza istituzionale per le prospettive e la positiva evoluzione del progetto politico-amministrativo riportato in premessa.”
Sin qui le considerazioni del consigliere Tecla Lubrano che tentano di dare maggiore centralità istituzionale alla “decana” della politica procidana, donna dalla indubbia esperienza, capacità e competenza, anche se, per la verità, non sembra che la stessa abbia riscaldato gli animi e suscitato entusiasmo nel complesso scacchiere della minoranza consiliare in cui, polverizzato il vecchio contenitore elettorale di “Unione per Procida”, nuove aggregazioni si compongono e scompongono a ritmo serrato, ed in cui, come di recente preannunciato in pubblico manifesto, dovrebbe inserirsi anche il gruppo del “Partito Democratico”.
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