Con la decisione definitiva della corte costituzionale, che riprende quella della cassazione dei giorni scorsi, anche il referendum sull’energia nucleare è confermato e domenica 12 e lunedì 13 giugno prossimi tutti i cittadini sono chiamati ad esprimere la loro opinione su quattro quesiti di vitale importanza per il nostro Paese. I primi due riguardano la privatizzazione dell’acqua e il suo considerarsi bene di rilevanza economica. Riteniamo che l’acqua, alla base della vita sul nostro pianeta, non possa adeguarsi alle leggi del mercato, l’acqua deve rimanere in mano pubblica, come dice la nostra stella. Il terzo quesito riguarda il piano nucleare del Governo, quando tutto il mondo sta facendo passi indietro, considerando l’atomo come una forma di energia superata, costosa e pericolosa, come abbiamo visto dai recenti fatti di Fukushima. La vera via che il nostro Paese dovrebbe perseguire, anche se spesso invece tenta di ostacolare, è quella del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili. Infine, il quarto e ultimo quesito, quello sul legittimo impedimento, riguarda un fondamento della nostra Costituzione, l’articolo 3, che recita ”Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.“. Il fatto che alcuni esponenti politici possano, per il loro ruolo o per i loro problemi giudiziari, scegliere se essere giudicati o no crea diseguaglianze sociali assolutamente fuori luogo in uno Stato democratico.
Il MoVimento 5 Stelle ha lavorato, durante questa campagna referendaria, a fianco dei comitati, senza voler portare le proprie bandiere perché il referendum è una battaglia di tutti i cittadini e, come tale, non è corretto strumentalizzarla e metterci il cappello come invece hanno fatto i partiti.
Invitiamo pertanto tutti i cittadini ad andare a votare il 12 e 13 giugno e a votare 4 SI, per dire no alla privatizzazione dell’acqua (scheda rossa), per dire no all’acqua come merce (scheda gialla), per dire no all’energia nucleare (scheda grigia) e per dire no ad una legge uguale non uguale per tutti (scheda verde).
Il 12 e il 13 giugno votate e portate a votare amici e parenti ai referendum. QUATTRO SI contro il nucleare, per l’acqua pubblica e perché chiunque sia uguale di fronte alla legge.
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