Procida. Relitti e materiale inquinante nell'Area Marina Protetta Regno di Nettuno

La Guardia Costiera informa la Procura della Repubblica

di Pina Di Franco

La Guardia Costiera di Procida, agli ordini del Comandante Gianluca OLIVETI, al termine di un’attività iniziata già dal 2006, con l’allora Comandante Marzano, ha riferito all’Autorità Giudiziaria circa la situazione dei vari relitti esistenti nel porto di Marina di Corricella, piena ZONA B della istituita RISERVA GENERALE DELL’A.M.P. REGNO DI NETTUNO.
Da anni ormai giace sul fondale il M/P Giovanni I, i cui proprietari – deferiti all’epoca all’Autorità  Giudiziaria – non hanno mai provveduto alla rimozione dello stesso. Come constatato dal Nucleo Sub della Guardia Costiera di Napoli nello scorso gennaio, permangono, altresì, sui fondali del porticciolo ben sette natanti di piccole dimensioni affondati durante le mareggiate invernali, generando un gravissimo danno ambientale.
Negli anni, la Capitaneria ha compulsato i vari Enti competenti, in ultimo il Consorzio di Gestione dell’A..M.P. Regno di Nettuno, fino a riferire  alla Procura della Repubblica di Napoli sulla situazione di stallo relativa all’inoltro di varie missive per i relativi reati di natura ambientale, che sono rimaste, ad oggi, prive di qualunque riscontro da parte dei predetti Enti chiamati in causa.
Dopo aver elevato comunicazioni di notizie di reato per la situazione di degrado esistente, in particolare sulla spiaggia di levante, il Comando isolano inizierà a giorni la bonifica della stessa, che fa seguito alla similare attività di bonifica già realizzata  nell’area sequestrata nel Porto della Chiaiolella. La Capitaneria ha inoltre provveduto a convocare d’urgenza presso l’Autorità Marittima un’apposita riunione con tutti i futuri concessionari di specchi acquei, tesa a ribadire la necessità  di rendere più decoroso il borgo al fine di salvaguardarne l’ambiente circostante.
Continuano, nel contempo, i controlli al porto di Marina di Chiaiolella, ove le attività  di manutenzione alle imbarcazioni da diporto, autorizzate dalla Regione Campania, sono cessate dopo una relazione sullo stato dei luoghi  effettuata nei giorni scorsi dalla locale Capitaneria. Contestualmente sono stati elevati verbali amministrativi a carico dei detentori di regolare concessione demaniale marittima, sempre nel succitato Porto, per inosservanza alle clausole previste dal titolo concessorio: nella fattispecie, reti da pesca tenute in modo non conforme alle  norme di igiene e decoro.

fonte: il golfo

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