Procida. San Michele accoglie gli uomini dell’Arma che restituiscono il suo tesoro.

angioletti3.jpgBotti e l’intonazione dell’inno di San Michele accompagnano l’emozionante cerimonia di consegna della refurtiva recuperata dei giorni scorsi da parte dei Carabinieri.

“Gli uomini dell’Arma dei Carabinieri sono gli Angeli che vigilano sulla Terra a salvaguardia della nostra incolumità ed oltre ad un grazie di cuore e l’impegno di ricordare ogni giorni questi uomini nelle nostre preghiere, non trovo maniera adeguate per esprimere la gratitudine che provo al loro cospetto”.
angioletto 1Con queste parole e con lo scrosciante applauso dei tanti presenti, don Michele del Prete, curato dell’Abbazia di San Michele Arcangelo di Procida, ha accolto gli uomini dell’arma dei carabinieri, guidati dal luogotenente Antonio Covuccia, al comando del nucleo di Chiaia, e del maresciallo Salvatore Cuppone, comandante della stazione di Procida, che hanno portato al centro della navata principale, dove era stata collocata la statua del Santo Patrono, la refurtiva recuperata nei giorni scorsi.
Grande la festa tributata quando i plichi sigillati sono stati restituiti ai responsabili della chiesa procidana, tra sparo di botti e il canto dell’Inno a San Michele, mentre l’intero “tesoro” costituito da: 5 reliquiari; 3 corone (una d’argento); 4 quadri ad olio su legno; un bambino Gesù in legno del XVIII secolo; 5 angeli in legno di varie epoche; un crocifisso in argento del primo Settecento; una croce astile in argento sbalzato; una collana; 2 statue di Cristo; 10 reliquie; 51 pastori di scuola napoletana risalenti al ‘700, veniva esposto al pubblico quale gesto liberatorio per le brutte ore che orami ci si lasciava alle spalle.
Ritornando alla cronaca giudiziaria dei giorni scorsi, così come ampliamente documentato da stampa e televisioni nazionali, dopo il furto sacrilego del 16 marzo scorso, durante perquisizioni mirate a carico di soggetti dediti alla ricettazione di opere d’arte o comunque vicini al particolare ambiente criminale, nei pressi di Pomigliano d’Arco, veniva rinvenuto «il tesoro di San Michele» che un uomo di 37 anni aveva nascosto nel garage in mezzo a pezze vecchie presumibilmente in attesa di tempi migliori per la vendita.
“Sono estremamente soddisfatto e ringraziamo l’Arma dei Carabinieri per la brillante operazione condotta che ha permesso di restituire a San Michele Arcangelo, Santo Patrono dell’isola di Procida, gli oggetti sottratti durante l’atto sacrilego e ridare a tutti i procidani una parte importante della loro storia e della loro memoria”. Queste le parole del Sindaco Gerardo Lubrano che, con tutti gli altri componenti della Giunta Municipale, da poco rinsediata, ed il presidente designato del Consiglio Comunale, Vincenzo Capezzuto jr, ha atteso al porto di Marina Grande “il tesoro” per accompagnarlo e depositarlo, simbolicamente a nome di tutti i cittadini, nella sua naturale dimora.
pastori-presepe-napoletano1A margine dell’incontro abbiamo appreso una ulteriore buona notizia che speriamo possa, definitivamente, mettere la parola fine ad un inizio 2009 particolarmente tribolato per le chiese dell’isola di Procida che, come ricordiamo, oltre al furto nell’Abbazia di San Michele si era aperto, il pomeriggio dell’Epifania, con l’incendio di gran parte della sacrestia del Santuario di San Giuseppe a Marina Chiaiolella. Nei giorni scorsi, infatti, la Provincia di Napoli, dietro sollecitazione dei consiglieri appartenenti ai gruppi politici di minoranza, tra questi Luig Muro, ha inserito nel bilancio di previsione un finanziamento di 150.000,00 euro per la messa in sicurezza dei locali.

fonte:  “Il Golfo” (foto di Manuela Intartaglia)

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