Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? 8 Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? 9 Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? 10 Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili.( senza utile) Abbiamo fatto quanto dovevamo fare” (Lc 17, 7-10).
Desidero offrire, ai frequentatori di questo blog una piccola riflessione in merito alle Elezioni del 28 e 29 marzo. Vorrei partire dal vangelo di Luca che ci pone di fronte al Maestro che ci insegna ad essere servi … mettersi al servizio del Paese, con umiltà e passione. Il politico, e quanti hanno responsabilità educative, sono chiamati, non solo ad ascoltare l’altro, ma farsi fare dall’altro, l’altro è colui che ci fa “diventare” l’altro ci è necessario per capire e capirmi.
“Io ho fatto…” No … No… No……… Non ho fatto, era mio dovere fare. Ho scelto di pormi al servizio, e pertanto sono chiamato a fare “I costoni, il porto, il ponte, aprire Vivara, appianare i debiti del Comune, il rifacimento del manto stradale, il premio Elsa Morante, il collegio traduttori, l’ospedale, una buona R.D. ecc” (dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”Lc 17,10) Nel nostro momento storico ci sono troppo Io….. Io… Io… e pochi Noi, Io sono l’unico, il più bravo …e gli altri……bla… bla.
Se oggi io posso fare, è solo grazie ha chi è venuto prima di me, noi costruiamo nel solco che è stato tracciato da chi ci ha preceduto. “La passione per il bene comune è il fine ultimo della politica. Rifiutare la politica come gestione della cosa pubblica per il bene di una parte Questo significa mettere al centro la persona, privilegiare l’uomo più che le pietre, provvedere al servizio a domicilio degli anziani, pensare a strutture di accoglienza per minori e giovani, allestire programmi riabilitativi per i portatori di handicap, potenziare i servizi sociali, adoperarsi perché migliori la qualità della vita, arginare i guasti di tanta disoccupazione giovanile ecc..”.(Don Tonino Bello)
Cari amici è il tempo di aprire una seria riflessione nelle nostre comunità, per imparare ad ascoltare per decentrarci per mettere al centro l’altro, il diverso, chi non la pensa come me, chi ha un altro colore della pelle, chi crede in Allah, chi crede che il Messia non è ancora arrivato ecc. E necessario creare consapevolezza, educare alla responsabilità. Bisogna dire basta ad una mentalità individualistica insieme ci si “salva” altrimenti periremo tutti., c’è bisogno di creare percorsi di umanizzazione, basta con “dottrine e dogmi”, ma esperienze concrete di fiducia e di amore..
Il Paese deve essere la nostra Passione e non occorre sedersi ai primi posti, non occorre fare elemosina vantandosi, ma ringraziare nel profondo di noi stessi, nel segreto della nostra stanza colui che ci fa ogni giorno nuovo, e solo grazie alla accoglienza della Forza Creatrice che ci viene offerta ogni giorno noi diventiamo, siamo tutti in cammino per costruire una umanità sempre più accogliente e pacificata. Occorre non cadere nella trappola di essere sempre pronti a demonizzare chi ci ha proceduto “mettendo se stessi al centro dell’universo Solo l’uomo di Nazaret è stato posto al centro, ma sulla Croce, ed aveva ai lati i volti dell’uomo in cammino verso …… Lui dall’alto del suo “trono” ci racconta che è venuto a servire fino alla fine e non ad essere servito.
Volendo parafrasare una considerazione del Vescovo Don Tonino Bello+; “Indossiamo Meno Stole e più Grembiuli”.
Buona campagna elettorale – Buona Pasqua
Arcangelo Lubrano Presidente Ass M.A.I.A