L’osservatorio civico aveva sollevato la questione della possibilità di uso della sala comunale per scopi elettorali.
Può Gianni Romeo pubblicare la richiesta in cui l’Osservatorio Civico, a sua firma, chiede la sala consiliare e gli argomenti riportati in discussione? Può Romeo documentare l’invito nei confronti degli amministratori e delle altre forze politiche del territorio? Può Romeo documentare una nota del sindaco di divieto e/o censura?
La verità, senza che Romeo si erga ad eroe di ghiaccio, è che NON LO PUO’ DIMOSTRARE semplicemente perchè l’Osservatorio Civico, e lui personalmente, non hanno mai fatto richiesta della sala consiliare “V. Parascandola” per il 24 settembre scorso né, tantomeno, esiste una nota a firma dell’Osservatorio Civico in cui si elencano gli argomenti in discussione, nè tantopiù, esiste un atto formale in cui il sig. Romeo invita il Sindaco o altri amministratori a partecipare a fantomatiche assemblee.
Ciò precisato, mi chiedo, come può essere impedita o, peggio ancora, censurata una cosa che non esiste? A quale titolo ritiene di dover intervenire in una discussione (lanciando bacchettate a destra e a manca) la quale, se mai avvenuta, si sviluppava con protagonisti altri interlocutori?
Di imbonitori da strapazzo, di finte vergini, di cascatori da area di rigore e portatori di verità assolute ne abbiamo piene le tasche e non ritengo possa essere consentito a personaggi che fanno della doppiezza un modello rapportuale, prendendo per se i meriti e scaricando sugli altri i fallimenti, dirci cosa è buono e cosa non lo è.
Se poi Romeo, riprendendo esperienze passate che lo hanno portato in Consiglio Comunale a sostenere quella che è passata alla storia come “la Giunta Papocchio”, ritiene doversi confrontare sul piano politico lo dichiari. Come non ricordare, a questo proposito, il 18 agosto 1983 quando, con il voto di Romeo, si costituì la giunta con Sindaco Michele Aiello (DC); Assessori effettivi: Salvatore Cacciuttolo (DC), Vittorio Parascandola (Lista civica ANCORA), Mario Palmieri (MSI), Giovanni Lubrano Lavadera (PCI); Assessori Supplenti: Italo Fiorillo (MSI) e Antonio Sasso (COMITATO). La DC aveva 9 Consiglieri Comunali, MSI 5, PSI 5, L’ANCORA 5, il Comitato 2 (Romeo e Sasso), PCI 2 (Ugo Esposito e G. Lubrano), PSDI 1 (Franco Lubrano), PLI 1 (Michele Costagliola). Il tutto, per fortuna dei procidani, durò solo pochi mesi e terminò con la venuta del Commissario. Allora, questo è il nuovo che avanza? Queste sono le vestali trasparenti e cristalline?
Basta cambiare nome, ieri “Comitato” oggi “Osservatorio”, per rifarsi il look?
Per quanto riguarda l’uso della sala consiliare, poi, ricordo ai tanti smemorati, che esiste un Regolamento approvato in Consiglio Comunale nel quale non è previsto l’uso politico, ed ancor meno elettorale, della struttura.
fonte: www.procidamia.it