Un atto vandalico di una inciviltà unica e che rappresenta un vero e proprio sfregio perpetrato alle istituzioni ed ad un’intera comunità perché commesso in un bene pubblico. E di fronte al quale proprio non si poteva rimanere inermi. E così il sindaco Vincenzo Capezzuto – dopo che ignoti si sono introdotti notte tempo nella struttura denominata Conservatorio delle Orfane banchettando e consumando un quantitativo smodato di superalcoolici e sostanze stupefacenti, nonché distruggendo vetri, finestre e suppellettili – ha disposto il cambio di tutte le serrature dell’immobile accompagnato da un gesto forte: l’unica chiave, infatti, se l’è fatta consegnare e la custodirà personalmente. L’accesso al conservatorio, infatti, era consentito ad un gruppo di associazioni, ma pare che da una rapida indagine svolta subito dopo i fatti suesposti, le chiavi fossero state duplicate e cedute ad una serie smisurata di soggetti, molti dei quali non aventi alcun titolo a detenerle. “Il mio gesto non deve essere interpretato come un atto di forza – ha detto Capezzuto – ma soprattutto come la ferma volontà di garantire il rispetto delle regole, di un bene comunale e dunque pubblico, ma va anche nella direzione di tutelare tutti coloro che hanno sempre utilizzato la struttura per fini ricreativi come le tante associazioni presenti sul territorio.Chi è entrato nel conservatorio commettendo un atto di indegna barbarie lo ha fatto utilizzando le chiavi, questo è certo: a partire da oggi, dunque, gli ingressi saranno decisi e regolamentati dal sottoscritto, basta anarchia”. Capezzuto tra l’altro ha indirizzato una nota anche al Comando Vigili Urbani chiedendo di intensificare gli sforzi per giungere all’individuazione dei responsabili (“che dovranno essere perseguiti penalmente – ha detto – e contro i quali il Comune non esiterà a costituirsi parte civile”) e si è messo in contatto con i responsabili della sicurezza privata che vigilano sul territorio isolano. “Negli ultimi tempi si sono verificati furti in chiese, scuole, ma anche attività commerciali nelle ore notturne – spiega – ora io non pretendo che i delinquenti vengano acciuffati tutti, ma se in un territorio così circoscritto non se ne individua nessuno, allora vuol dire che c’è qualcosa che non va…”.

palazzo della cultura procida e1453536754712
ma la responsabilità non è delle associazioni che fanno parte ?? se i fini erano ricreativi è valido ciò che è successo in una struttura chiusa e abbandonata senza un controllo.
E’ solo colpa degli amministratori che non hanno cura del territorio, e che portano avanti esempi mostruosi dalle strade e via dicendo…. alla non curanza dei giovani pur essendoci un assessore alle politiche giovanili. E’ disastroso buttare paglia invece di lenire il fuoco.