Come è noto Carlo Pisacane, partecipò attivamente alla guerra contro lo Stato Pontificio ai tempi della Repubblica Romana, a seguito di quei fatti d’armi scrisse un libello(1) ove sfogò tutto il suo livore, da buon anti-clericale, nei confronti di Papa Pio IX.
“…Una trentina di mascalzoni gridano : Viva Pio IX, voce che i Francesi forse pagarono coll’ oro. La folla mormora ; freme ed agghiaccia il cuore dei vili prezzolati…”
Pochi giorni dopo in Civitavecchia è celebrata la stessa funzione. Una ventina di monelli percorrono la città, portando la bandiera francese intrecciata con la papalina, e il busto di Pio IX. Un’ignobile masnada, degna scorta dei due vessilli e del busto, gridano a tutta gola viva Pio IX…”
Stesso linguaggio in un’altra sua opera(2):
“Il governo pontificio il più tirannico e il più debole de’ governi, un’ ulcera rimasta nel cuore d’Italia” dacchè “Si fondò in origine la sua potenza sulla superstizione de’ popoli”
Insomma, per Pisacane la religione è la “superstizione dei popoli”, chissà se fosse ancora vivo avrebbe applaudito all’iniziativa di Adel Smith, quello che aveva proposto di togliere i crocifissi dalle scuole.
Appare indegno che proprio a Roma, sede del papato, si insceni un’ignobile protesta politica contro l’intitolazione a Makiguchi, pedagogista giapponese, della scuola elementare. A questo punto è lecito chiedersi se chi in queste ore sta inscenando delle proteste che hanno coinvolto persino il ministro Gelmini, appartenga ad una frangia anti-clericale o pecchi semplicemente di ignoranza.
(1) Rapido cenno sugli ultimi avvenimenti di Roma dalla salita della Breccia al dì 15 luglio 1849 – Losanna – 1849
(2) Saggi storici-politici-militari sull’Italia – Genova – 1858
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Cordiali saluti
Davide Cristaldi
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