Al 22 al 30 novembre c’è la settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Questo evento è inserito in un progetto di più ampio respiro che è la campagna europea per la riduzione di rifiuti che ha come obiettivo la riduzione di 100Kg della quota di rifiuti pro capite annua.
Anche Procida attraverso diversi cittadini, associazioni di volontariato locale, comitati, associazioni di categorie ha aderito. Ci saranno una serie di iniziative di sensinbilizzazione e azioni pratiche messe in atto nelle scuole, in piazza e dai commercianti, nella giornata del 27 di novembre. Domani un post con tutte le informazioni.
Quando vai a fare la spesa, porta con te la busta da casa, preferibilmente in tela cerata o in stoffa. Cerca di acquistare prodotti sciolti, con un minimo di confezionamento o almeno confezionati con materiale riciclabile e biodegradabile, contribuirai ad evitare un inutile spreco, dando una mano all’ambiente che ci circonda.
“Chi dimostrerà di aderire all’iniziativa con maggiore continuità sarà premiato con il quadrifoglio verde, attestante l’appartenenza alla categoria di “Famiglia leggera e virtuosa”.
Le altre info ed i siti utili li potete trovare in fondo.
Mi ha colpito questo evento, insieme al materiale proposto perchè esprime con chiarezza l’errore di fondo della politica ambientale nella nostra regione nel periodo post emergenziale.
Il rifiuto è una ricchezza , questa la parola d’ordine delle ultime decisioni prese dal governo ed avallate silenziosamente se non appoggiate esplicitamente da molti amministratori locali.
Il rifiuto è uno spreco da ridurre in tutti i modi, questo dovrebbe essere lo slogan, è uno spreco di materie prime, è uno spreco energetico, è uno spreco di costi che il consumatore, volente o nolente, si accolla.
Se il principio ispiratore sui rifiuti è meno ce ne sono meglio è ecco che questa iniziativa rivela tutta la sua potenzialità, lo scopo è quello di creare una rete con le amministrazioni e con esperti del settore per individuare delle azioni da proporre ai cittadini ed accedere non solo ad una rete di conoscenze ma anche a finanziamenti europei.
La domanda è semplice: in 10 mesi dall’emergenza rifiuti come mai a nessuno (che io sappia) in Campania è venuta l’idea di proporre misure atte ad incentivare la riuduzione dei rifiuti?
Le possibilità sono infinite, penso all’incentivo di vendita di prodotti (detersivi o latte) alla spina, penso all’incentivo all’uso dei pannolini lavabili (in questo sito vedrete che in italia sono molti i comuni che già lo fanno), penso alla promozione del compostaggio, penso ai vestiti usati, penso ai chili di pubblicità inutile che riceviamo nella posta, penso alla promozione dell’acqua del rubunetto, penso alle posate usa e getta delle mense…
Per chi pensa che 100 Kg di rifiuti in meno siano troppi può dare un’occhiata qui.
Il problema è di punto di vista se il sacchetto lo prendiammo per spreco di materie prime ci sforzeremo per ridurre l’uso di materiali inutili ed investiremo per il recupero della materia di ciò che usiamo, se vogliamo prendere la strada dei soldi (per i pochi che se li fanno) e della chimera del rifiuto come ricchezza allora ecco che spuntano inceneritori come funghi.
La strada delle 4 R (Riduzione,Riciclaggio, Riutilizzo, Recupero) è una strada virtuosa ma di complessa gestione che ha bisogno di amministratori capaci di bilanciare gli investimenti sapendo che l’obiettivo è importante e sapendo che questa strada è il meglio per i cittadini.
Le iniziative possibili sono tante, per avere una idea generale e variopinta vi consiglio di vedere l’iniziativa telematica del sito ecodallecittà che ha dato la possibilità a chiunque di inserire la propria esperienza di riduzione dei rifiuti.
La presentazione dell’iniziativa la potete trovare sul sito ecodallecittà mentre i siti ufficiali sono: Il sito europeo è questo quello italiano è questo in questi siti potete trovare anche tutto il materiale informativo.
Grazie fin d’ora per l’impegno e la sensibilità che vorrete mettere per rendere il mondo più leggero 😀
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