MASSA LUBRENSE: 22 Tordi, 18 Merli, 15 Fringuelli, 8 Frosoni, 3 Tortore e 5 pettirossi hanno potuto riprendere la libertà perché liberati dal suo carceriere dagli uomini della Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Castellammare di Stabia e dai Volontari della LIPU – Lega Italiana Protezione Uccelli. Gli attivisti della LIPU hanno monitorato un vasto impianto di uccellagione costituito da 180 metri quadrati di reti verticali che è poi risultato nella disponibilità di T.G., un pensionato di 78 anni. l’Avv. Fabio Procaccini, Delegato Provinciale della LIPU, raccolte tutte le informazioni necessarie ha notiziato del fatto il Dott. Vincenzo Stabile, Comandante Provinciale di Napoli del CFS il quale immediatamente ha disposto l’operazione di Polizia Giudiziaria. Se la disavventura è ben finita per i 71 fortunati uccelli, altrettanto non si può dire per 8 Fringuelli, 4 Pettirossi, 2 Tordi ed 1 Frosone che sono stati rinvenuti morti ed in decomposizione nelle maglie delle reti del bracconiere. Inoltre, i Forestali hanno proceduto a sequestrare all’uomo l’intero impianto di cattura costituito, oltre che dai 180 metri di rete, anche da 28 tagliole e 4 gabbie trappole. T.G. è stato denunciato alla Procura della Repubblica per i reati di maltrattamenti ad animali, uccellagione e detenzione di animali selvatici. “La penisola sorrentina è interessata da questo tipo di bracconaggio – dichiara L’Avv. Fabio Procaccini Delegato LIPU – e la maggior parte degli uccelli proventi delle catture vengono inviati al nord per essere destinati o a scopo alimentare, si ricordi la polenta e osei, o per utilizzati come richiami vivi da cacciatori”. “la tutela della fauna selvatica – dichiara il Dott. Vincenzo Stabile, Comandante Provinciale del CFS, è una delle priorità del Corpo Forestale dello Stato. Invito i cittadini a segnalare attività di bracconaggio al nostro numero di pronto intervento 1515”.
Comunicato stampa