CASAMICCIOLA – Presenza concreta dello Stato, interventi mirati per porre in sicurezza gli edifici e avvio di un confronto tra amministrazione e sindacato: sono queste le principali richieste giunte a margine di un’assemblea molto partecipata di docenti e personale Ata, tenutasi lo scorso 21 settembre presso l’IPSAR Telese, indetta dalla Uil Scuola, che di recente ha aperto una propria sede ad Ischia in Via Morgioni, presieduta dal Segretario Generale Pino Turi con la partecipazione dei responsabili dell’Area flegrea Nicola Cutrignelli e Roberta Vannini ed i territoriali Emilia Sorrentino, Rita Lubrano Lavadera, Peppe Barbieri e Armando Ambrosio.
A distanza di più di un anno dal terremoto del 21 agosto 2018, infatti, la situazione è ancora di emergenza – spiegano alcuni insegnanti del comune dell’isola – ed a poco sono servite le varie visite istituzionali, tra le quali la più recente del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, in quanto ancora nessun intervento operativo è stato messo in atto.
«Critica la situazione dell’Istituto comprensivo Ibsen, quattro plessi, che prima del terremoto contava 800 alunni suddivisi tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado ad indirizzo musicale. Quest’anno gli alunni sono diventati 550. Un calo – dice il Segretario Regionale della UIL Scuola Antonio Di Zazzo – dovuto alla persistente situazione di precarietà in cui versa l’istituto, con tutti i plessi dichiarati inagibili. Se lo scorso anno gli alunni dell’Istituto sono stati ‘ospitati’ presso altri istituti del Comune di Ischia – sottoponendo tutti gli alunni a doppie turnazioni fino alle ore 18, quest’anno l’ente Comunale ha affittato un ex albergo (con limite di capienza di 100 persone) e una palazzina da destinare alla scuola dell’infanzia e alla primaria. La scuola secondaria di I grado è ospitata in parte presso l’Istituto Superiore “Enrico Mattei” (4 sezioni) con il limite di 67 persone (alunni, docenti e collaboratori compresi), per cui si è costretti a doppia turnazione. Altre 5 sezioni, grazie a una convenzione a titolo oneroso, sono collocate fino al 2 giugno presso il Convento dei Padri Passionisti di Casamicciola Terme. Ulteriori 2 sezioni sono collocate in un plesso destinato alla primaria. A causa della riduzione dell’organico dovuta all’accorpamento delle classi, alcuni docenti hanno dovuto richiedere il trasferimento condizionato e, ad oggi, i ritardi dell’amministrazione che ancora disattendono una Ordinanza del TAR che ordina il ripristino dell’organico ex ante hanno prodotto la situazione paradossale di cancellare il loro diritto al rientro presso la originaria sede. Si raggiunge addirittura l’inverosimile – conclude Di Zazzo – con la mancata collocazione della Scuola dell’Infanzia che così è destinata a scomparire». Una situazione che, come affermano i rappresentanti della Uil Scuola Campania dell’isola d’Ischia, va affrontata nel suo insieme con tempestività, concretezza e confronto di merito sul territorio.