Di Annarosaria Meglio tratto dal libro “Un invisibile punto”
In ogni città d’Italia c’è una strada che si chiama “Via Garibaldi”, per dare onore al nostro eroe italiano Giuseppe Garibaldi. Anche nel nostro isolotto c’è “Via Garibaldi” e quando l’attraverso mi piace molto, perché mi da una sensazione di un villaggio felice, con tanti bambini pieni di vitalità. Mi fermo qualche volta per scambiare due paroline con loro, perché mi danno tanta gioia nel guardarli e ascoltarli. I ragazzi più grandi giocano a pallone, altri fanno gare di bicicletta, le femminucce fanno passi di danza e cantano. Le più piccole portano a spasso le bambole nelle carrozzine. Mi incanto a vedere quel piccolo mondo che si muove. All’imbrunire, scendono giù le nonne e si siedono sul muretto che da chiusura ai piccoli orti ricolmi di pomodori e di melanzane, e parlano tra loro godendosi il fresco, con lo sguardo sempre rivolto ai bambini che ridono in libertà. Via Garibaldi: piccola via da sembrare quasi un viale, con tanta gente buona e simpatica che si aiuta a vicenda come se fosse una grande famiglia. Attraversandola tutta si sbuca sulla spiaggia, dove puoi ammirare il tramonto del sole nel mare azzurro. E mentre guardi queste bellezze del creato una brezza di vento di maestrale ti ridona quella freschezza pura e semplice dei bambini.