Procida. 328.000 euro di finanziamento per il “Regno di Nettuno”.

La nostra area marina protetta punta di diamante nella progettazione del futuro del sistema delle AMP Nazionali.

La Regione Campania finanzia per oltre trecentomila euro il progetto presentato dal Direttore Riccardo M. Strada nel novembre del 2009.

Una progettazione che scommette sul futuro.

Il progetto preparato dal Dr Strada con la collaborazione di esperti nelle tecnologie di comunicazione e gestione informatica delle risorse naturali e culturali rivoluzionerà in due anni il rapporto tra i cittadini e le Aree Marine Protette della Regione. Con un finanziamento di 328.000 euro (ridotto rispetto alla richiesta di 360.000, ma ancora sufficiente) l’Area Marina protetta Regno di Nettuno si mette alla testa  del gruppo di AMP della regione Campania, progettando ed installando un complesso sistema che permetterà a tutti i cittadini di avere rapporti con gli enti gestori, primo tra tutti il Regno di Nettuno, in maniera rapida e semplicissima via internet.

Una idea semplice affidata a tecnologie di avanguardia. L’idea del dr Strada è stata di mettere in rete le AMP del Golfo di Napoli, Punta Campanella, Baia e Gaiola per una condivisione di tutti i dati sulla biodivesità e sulla archeologia subacquea, ma, soprattutto per la gestione di servizi ai cittadini. Non solo i cittadini ed i gestori di attività economiche potranno chiedere e ricevere informazioni ed autorizzazioni via internet, senza muoversi da casa o dall’ufficio, in pochi secondi, ma, di più, tutti gli utilizzatori dell’Area Marina Protetta (Diving, Diportisti, Pescatori ecc), e coloro che da tutto il Mediterraneo intendano venire  potranno conoscere in qualunque momento le condizioni del mare del Regno di Nettuno, le condizioni meteorologiche e, in un vicinissimo futuro, effettuare prenotazioni e pagamenti in tutti i porti turistici delle isole che vorranno aderire. Il sistema metterà, inoltre, in collegamento le amministrazioni pubbliche delle isole di Ischia e Procida per la condivisione dei dati delle pratiche sul demanio marittimo e le forze di polizia, quali Capitanerie di Porto, Carabinieri e Guardia di Finanza con gli archivi dell’AMP per una rapida condivisione dei dati sulle violazioni dell’AMP.

fonte tgischia.it

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