
Realizzeremo una cittadella della ricerca e della formazione con importanti ricadute anche occupazionali, con particolare attenzione a 4 tematiche (Cultura; Smart Agricolture 4.0 (cioè l’agricoltura tradizionale insieme alle nuove tecnologie), Mobilità e Transizione Energetica-Ecologica).
E’ un progetto che abbiamo presentato con la Luiss Business School e 30 partner tra cui Università Federico II di Napoli e La Sapienza di Roma passando per il Mann fino ad aziende di rilievo nazionali. E’ il primo grande finanziamento ottenuto per questo meraviglioso bene e ancora una volta ci ha premiato la capacità di fare rete.
Sono fondi tra gli investimenti complementari a quelli del PNRR per recuperare beni abbandonati del Sud per generare luoghi di sviluppo.
Siamo riusciti a ottenerlo per Procida grazie alla partecipazione a un avviso dell’Agenzia della coesione territoriale (agenzia vigilata direttamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri, che ha l’obiettivo di sostenere, promuovere ed accompagnare programmi e progetti per lo sviluppo e la coesione territoriale).
Si tratta del primo grande finanziamento per Palazzo d’Avalos ottenuto tra mille difficoltà e carenze di personale grazie alla grande sinergia della Luiss Business School e in particolare col Prof. Enzo Peruffo e il suo staff, un nostro concittadino, un amico che stimo molto per la sua competenza ma specie per la sua capacità di ascolto e di confronto sempre e comunque, e vi assicuro che in questi mesi ci sono stati molti confronti …
Ringrazio tutti coloro che hanno dato un grande contributo tra cui l’Arch. Gioacchino Rosario De Michele, Responsabile lavori pubblici del Comune di Procida.
Dopo la fase di rigenerazione passiamo quindi a quella della riqualificazione dell’ex carcere, che da luogo abbandonato abbiamo fatto divenire luogo di tutti ritornando alla comunità e divenendo un’importante sito culturale del Sud Italia ancor più con Procida Capitale Italiana della Cultura.
È una grande opera. Con grande fatica, attingendo da tutti i finanziamenti possibili la realizzeremo rispettando la visione di insieme. In questo modo dimostriamo che anche in un Comune come il nostro con importanti difficoltà economiche le cose si possono fare. Ci sarà poi anche la fase in cui apriremo ai privati.
Un passo alla volta”.