Vagone di seconda classe, interno, notte.
Un uomo distinto sui 40anni, calvo ed in giacca e cravatta mi siede di fronte, dalla pare opposta della corsia: ha in mano il cellulare e da quando si è seduto non fa altro che fissarmi distrattamente e parlare all’apparecchio. E allora io scrivo di lui.
Ecco il colpo di scena inaspettato: il gentleman si infila l’indice della mano destra nella narice destra, dentro fino alla base dell’unghia ed inizia a scavare, a ravanare, a ricercare.
Poi, sempre parlando al telefono e guardandomi, estrae il prodotto frutto dello scandaglio, lo appallottola e tenta di staccarselo dall’indice usando il pollice opponibile come solo una animale con due milioni di anni di evoluzione saprebbe fare.
Ma non è soddisfatto, è un uomo che ama la simmetria e con mio divertito sconcerto, sempre guardandomi e discutendo al cellulare, inforca la narice sinistra con il mignolo sempre della mano destra, arto probabilmente predefinito per scavi di origine biologica.
A questo punto, dopo una adeguata pulizia delle cavità nasali e dopo aver dato appuntamento ad una persona all’arrivo a Bologna, scarica il contenuto delle nari sotto al tavolinetto pieghevole di fronte a lui, guardandomi con fare trasognato.
Ora, io spero che il signore in questione legga e si riconosca in questo post e spero diventi cosciente del fatto di fare schifo.
Fonte: http://www.rudybandiera.com