Il vento ha negato il battesimo del lago, ma per la Canottieri Procida l’appuntamento è soltanto rimandato. Domenica scorsa era in programma al lago Patria la prima regata regionale e l’ultima nata tra le società di canottaggio campane, l’undicesima, aveva allestito cinque barche per il ritorno in gara dopo un silenzio di sedici anni dovuto alla chiusura del 1993. Adrenalina a mille, ma il vento ha detto di no. Tutto rimandato. Un’avventura ricominciata nel 2009 quella del circolo canottieri «Isola di Procida» intitolato a Pasquale Scotto di Carlo. Ragazzi degli anni ottanta che hanno riportato nei locali dell’Istituto Navale «Francesco Caracciolo», messi a disposizione dal preside Maurizio Piscitelli, la voglia di fare canottaggio. Cinquanta iscritti in pochi mesi per rinverdire una passione marinaresca mai sopita nell’isola di Arturo. Due otto yole restaurati, di fasciame sovrapposto e chiodi di rame, orgoglio di un circolo che pensa in grande. «Per ora vogliamo riportare questa disciplina all’attenzione dell’isola grazie anche al lavoro dei tecnici Sergio Caropreso e Diego Falbo – commenta il presidente Giovanni Scotto di Carlo – ma pensiamo di aprire anche una sezione velica perché sembra paradossale che in quest’isola gli sport di mare facciano fatica ad emergere». L’appuntamento clou è per giugno, quando gli otto yole saranno protagonisti di una serie di match race tra i circoli nautici della Campania ed alcuni provenienti dall’estero. «Vogliamo organizzare una regata storica che dovrà coinvolgere tutta l’isola – conclude Scotto Di Carlo – Posillipo e Italia ci stanno già dando una grossa mano per gli allenamenti. A giugno sarà una grandissima festa».
di GIANLUCA AGATA – Il Mattino 25/03/09