Dopo le effervescenze registrate nelle ultime settimane la politica procidana sembra vivere un momento di calma, forse apparente, dal quale, al momento, emergono solo i due candidati che ufficialmente, anche se seguendo percorsi diversi, hanno posto in campo la loro candidatura alla poltrona di primo cittadino: Luigi Muro e Dino Ambrosino.
Detta così la cosa potrebbe apparire di estrema semplicità ma, come tutti sappiamo, il diavolo sta nei dettagli e qui, i dettagli da chiarire e gli aspetti da definire sono ancora tanti sia sull’una che l’altra sponda.
Dino Ambrosino, dopo le primarie tenutesi lo scorso dicembre che gli hanno regalato una maggioranza quasi bulgara, con un riscontro numerico di preferenze quasi doppio rispetto alla somma dei voti degli altri due competitor Giovanni Scotto di Carlo ed Eugenio Michelino, se è consapevole che, per dirla calcisticamente, la squadra de “La Procida che Vorrei” avrebbe bisogno di qualche rinforzo, soprattutto per quanto riguarda i “portatori di voti”, da sommare a quelli di opinione che, storicamente, il raggruppamento di centrosinistra ha sempre raccolto, la base, però, non sembra tanto propensa a seguirlo. Prova ne è che le prove tecniche di dialogo con “Adesso Procida”, l’associazione fondata dall’ex vicesindaco Elio De Candia, definitivamente uscito dalla maggioranza di “Procida Prima” dopo la revoca delle deleghe assessoriali da parte del Sindaco Capezzuto, culminate in un incontro nei locali dell’ex Eldorado, hanno raccolto pochi consensi e tanti “musi lunghi” tant’è che, ad oggi, le possibilità di intese sembrano essersi ristrette al lumicino (se non tramontate definitivamente). Ma, i problemi del candidato Sindaco Dino Ambrosino non vengono solo dalle possibili intese con esterni al raggruppamento ma anche dall’interno ed in modo particolare da Antonio Intartaglia, uno dei pezzi “da novanta” elettoralmente parlando, che in tutte le sedi, pubbliche e private, manifesta la propria contrarietà al metodo sin qui seguito cosa che potrebbe portarlo, secondo molte voci, quantomeno, a tenersi ai margini della competizione.
Se Atene piange Sparta, come dicevamo prima, non ride di certo ed anche Luigi Muro ha le sue belle (o brutte, a secondo dei punti di vista) gatte da pelare. In effetti, dopo l’accelerazione data negli ultimi giorni con l’ufficializzazione della candidatura, è chiaro che i margini per ricucire un dialogo costruttivo con l’attuale Sindaco Vincenzo Capezzuto e la sua “Casa del Fare” sembrano diventare sempre più risicati e la possibilità che i due prendano strade divergenti aumenta di giorno in giorno. Tutto questo, per gli amanti della storia, potrebbe prefigurare il medesimo scenario del 1996 anno in cui la maggioranza, allora guidata da Antonio Capezzuto, si spaccò in tre tronconi, uno dei quali guidato proprio da Luigi Muro che, poi, si aggiudicò la tornata elettorale.
Nell’attesa, quindi, di conoscere se il Movimento 5 Stelle e “Adesso Procida” saranno della partita con liste indipendenti, variabile di non poco conto, sarà difficile che, prima dell’ufficializzazione della data delle elezioni comunali, possa essere fatto qualche ulteriore passo in avanti.
Luigi……….intorno a te hai tanti professionisti seri……..basta sederei un attimo e pensare………ma non sempre gli stessi………..potresti costruire una squadra nuova e qualche fedelissimo……solo se ti fermi a pensare …tu solo ….nel tuo studio…..quando nessuno ti chiama…….e vedi che quei nomi che ti faranno fare il salto di qualità cioè quelle persone che rispettano le tue idee e le sanno sviluppare sono vicinissime a te…..e non ti hanno mai tradito……………fai piazza pulita di chi ti fa apparire quello che non sei………..