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Editoriale di Pierluigi Sullo
“Piano Attila”
Questa notte svariati arresti sono stati eseguiti in diverse regioni: i carabinieri hanno scoperto che nell’inceneritore [pardon, termovalorizzatore] di Colleferro, nei pressi di Roma, si bruciava qualunque cosa, meglio se velenosa, così la diossina circola nel sangue della gente del posto.
Ecco l’ultima porcheria – in senso proprio – dovuta a una gestione criminale dei rifiuti in Italia: tra i reati contestati anche la truffa ai danni dello Stato, visto che i contributi pubblici [chiamati Cip6] alle «fonti alternative assimilate» finanziavano con i nostri soldi, pagati nella bolletta elettrica, questo genere di vandalismo. E questa è la ragione per la quale ovunque si vogliono costruire inceneritori [pardon, termovalorizzatori]. Però tranquilli. Berlusconi ha la soluzione della recessione globale: è il cosiddetto «piano casa». Il popolo della libertà potrà fare qualunque abuso edilizio gli venga in mente, tanto non è più un reato. Qualche giorno fa, del resto, era stata resa nota la lista delle «grandi opere» che dovrebbero dare lavoro a un sacco di gente [questo crede, o finge di credere, il sindacato] e far ripartire la «crescita»: 16 miliardi [la metà dei quali di tasca nostra] per iniziare, e probabilmente mai finire, mostri come il Ponte sullo Stretto o le eterne autostrade e Tav. Subito prima, il ministro allo «sviluppo», Matteoli, aveva gridato in giro che saranno costruite [dopo l’accordo con i francesi] quattro centrali nucleari, altri miliardi di euro per qualcosa che comincerà e, se e quando finirà, sarà solo archeologia. Visto che nel frattempo il territorio cementificabile, impermeabilizzabile, asfaltabile, trapanabile con discariche e inceneritori, nonché nuclearizzabile, sarà finito da un pezzo. Non è geniale?www.carta.org