Procida. I RAGAZZI DEI MISTERI

Da Cittadella Carceraria a Cittadella dei Misteri. L’ex Casa Penale di Terra Murata è diventata il punto di riferimento dei giovani isolani che elaborano, disegnano, costruiscono le tavole iconografiche, che rappresentano episodi della vita e della morte del Cristo, e che poi vengono portate, a braccia, in processione il giorno del venerdì santo. Alcuni anni fa quando la maggior parte dei portoni dei palazzi settecenteschi di Procida , nei cui androni venivano costruiti i Misteri, vennero chiusi da proprietari, che mal sopportavano la vivacità giovanile, si temette la fine di una tradizione secolare. Ma i ragazzi non si arresero e, sotto la loro spinta, Regione Campania e Comune di Procida provvidero a finanziare l’acquisto di 5 tendostrutture per consentire loro di continuare a costruire i Misteri. Il progetto è cresciuto. Insieme ai tendoni, sistemati nell’area antistante il vecchio Carcere, i ragazzi hanno chiesto ed ottenuto di poter usufruire di alcuni locali della stessa Casa Penale. Che da luogo di pena e di dolore si è così trasformato in laboratorio creativo e punto di aggregazione di tutti i giovani isolani. Antonio Brecciano, 24 anni, geometra, è il presidente dell’associazione denominata non a caso “I Ragazzi dei Misteri”, che ora conta già 150 iscritti. “E’ veramente bello vedere tutti insieme, ogni sera, centinaia di giovani impegnati a far rivivere questa antica tradizione pasquale “– spiega. ”In questo periodo arrivano anche i genitori, insieme ai figli più piccoli, desiderosi di capire finalmente come nascono quei Misteri che una volta si limitavano soltanto ad ammirare passivamente.

Il nostro sogno – continua Brecciano – è dar vita ad un vero e proprio museo, unico forse nel suo genere. Ieri sono sbarcati appositamente nell’isola per visitarci, gli studenti di due scuole francesi e sono rimasti entusiasti. Negli anni scorsi, a fine processione, i Misteri venivano sfasciati. Ora invece li conserviamo per esporli fino al 1° maggio”. Ogni Mistero può arrivare a pesare anche 800 chilogrammi, con costi che oscillano fino a 4000 euro. “E tutto frutto di autofinanziamento. Ci teniamo troppo alla nostra autonomia, anche a livello artistico e culturale”.

Quest’anno, in seguito al regolamento imposto dalla Congrega dei Turchini, che organizza l’evento, per disciplinare al meglio la Processione che coinvolge attivamente oltre 3000 persone, ci sono stati momenti di tensione coi ragazzi, specie a riguardo delle dimensioni dei Misteri “ E’ tutto risolto – assicura il Priore Gabriele Scotto di Perta. Abbiamo trovato la giusta sintesi tra creatività artistica e momento organizzativo. Nessuno voleva imbrigliare i ragazzi. Essi costituiscono il presente e il futuro del nostro rito”.
“Finalmente anche le istituzioni hanno capito l’importanza turistica, ma anche sociale, dell’evento” dice Fabrizio Borgogna, presidente della Pro Loco isolana. “Di recente la Provincia, su iniziativa dell’assessore Falbo, ha finanziato l’acquisto di una serie di attrezzature per l’organizzazione di una vera e propria officina, proprio nei locali dell’ex Carcere, in cui costruire i Misteri”.
DOMENICO AMBROSINO da “IL Mattino”

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