La Pasqua si avvicina ed è innegabile che il momento più intenso dei rituali della Settimana Santa sull’isola di Procida sia la Processione del Venerdì Santo, nata come Corteo Penitenziale e Sacra Rappresentazione e che, come ci dice il cap. Gabriele Scotto di Perta, Priore della Congregazione dell’Immacolata dei Turchini, confraternita cui è affidata l’organizzazione della processione, ha motivo di esistere solo in quanto predispone tutto il popolo ad un raccoglimento sul mistero della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo.Va da se che un evento di tale portata, che smuove l’intera popolazione senza distinzione di sesso ed età, che vede la partecipazione attiva di oltre 2.000 persone, che coinvolge strade, vicoli e potoni dell’intero territorio, che richiama un gran numero di turisti e che innesca anche dei naturali meccanismi competitivi, sia particolarmente sentito con polemiche e discussioni che si accendono per qualsivoglia motivi.
A tal fine, la Congregazione dell’Immacolata dei Turchini ha emanato un nuovo regolamento (di seguito riportiamo alcuni punti salienti) proprio con l’obiettivo di porre qualche “paletto” a dei comportamenti non sempre consoni che si sono registrati nel recente passato.
Art. 1 – La Congregazione dell’Immacolata dei Turchini è l’organizzatore unico della manifestazione cui è riservata ogni decisione in merito (es. Percorso, tempi e modo di svolgimento, modalità di partecipazione) sempre e comunque in relazione alle vigenti leggi di pubblica sicurezza;
Art. 2 – La denominazione unica e ufficiale è “Processione del Venerdì Santo” composta da Cristo Morto, l’Addolorata, i simboli ed i Misteri della Passione, i Misteri costruiti dai vari gruppi organizzati; Art. 3 – Considerato il carattere Sacro della manifestazione, è vietato, pena l’esclusione, ogni rappresentazione che può essere lesiva del pudore, insinuare discriminazione razziale o politica, o può dare adito a false interpretazioni o propositrice di messaggi pubblicitari; Art. 4 – La partecipazione alla Processione, sia per i singoli che per i gruppi, è assolutamente volontaria, mentre è rigorosamente obbligatorio registrarsi per la partecipazione presso l’ente organizzatore; Art. 8 – Una commissione nominata dalla Congregazione dei Turchini, prenderà visione dei manufatti e congiuntamente ai porogettisti e realizzatori ne discuterà serenamente la realizzazione; Art. 11 – Lo stesso ente organizzatore declina ogni responsabilità legata alla pretesa di partecipazione non autorizzata, che siano gruppi o singoli partecipanti. Tale eventuale pretesa verrà espressamente denunciata alle Autorità competenti; Art. 16 – E’ assolutamente vietata la costruzione di un “Mistero” con scenografie non visibili, che per essere mostrate necessitano di meccanismi manuali o automatici e che richiedano la sosta del “Mistero” stesso; Art. 17 – E’ obbligatorio per ogni “Mistero” avere un adeguato numero di riserve per i portatori, (ad esempio per un “Mistero” di 8 m. lineari con 16 portatori, le riserve dovranno essere non meno di 4-6 persone); Art. 20 – La mattina del Venerdì Santo tutti i Misteri dovranno radunarsi a Terra Murata, transitando per Porta del Carmine, entro e non oltre le ore 5:30. Ciò allo scopo di non intralciare il Corteo mattutino del Cristo Morto e dell’Addolorata; Art. 22 – Per tutti i partecipanti è obbligatorio vestire l’abito tradizionale della Congregazione, composto dalla veste bianca con un cingolo di color turchese stretto in vita, mozzetta turchese, cappuccio e scarpe bianche, calze e guanti neri; Art. 29 – E’ assolutamente vietato distruggere i “Misteri” nella pubblica strada dando vita ad uno spettacolo inqualificabile altamente sconveniente nei riguardi della serietà del Corteo che si è appena concluso; Art. 30 – Dopo la Processione e nei giorni successivi, i Misteri resteranno in Esposizione nella “Cittadella dei Misteri” a Terra Murata o nei portoni privati.
Il nuovo regolamento prevede disposizioni più severe anche per fotografi professionisti e reporters i quali dovranno accreditarsi presso la Congregazione così come, in caso di commercializzazione del materiale video e/o fotografico, questo dovrà essere espressamente autorizzato dalla Congregazione dei Turchini. Per ulteriori informazioni rivolgersi rivolgeri alla sede della Congregazione oppure telefonare allo 081 8101922.
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