PROCIDA – Ancora alta l’attenzione sulla scuola procidana. «Come gruppo consiliare “Per Procida” – dichiara il capogruppo Menico Scala – siamo pienamente soddisfatti di come si sia articolata la discussione con gli interventi del Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Capraro”, prof.ssa Giovanna Martano e del presidente del Consiglio d’Istituto sig.ra Rosaria Lubrano Lavadera. Entrambe le Istituzioni non smentiscono quanto da noi affermato, anzi, lo avvalorano maggiormente.
La prof.ssa Martano dice: “l’istituto comprensivo “Capraro” ha avanzato all’Ufficio Scolastico Regionale richiesta di 3 classi (1 nuova prima a Capoluogo, 1 nuova prima a Chiaiolella e il mantenimento di 2 sponde a Capoluogo). L’Ufficio Scolastico Regionale non ha accolto tale richiesta, a causa di tagli nazionali delle classi”. Quindi, considerando che la Scuola ha formulato tale richiesta in quanto necessaria per le esigenze del territorio, nel momento in cui viene TAGLIATA, si perde qualche cosa.
La prof.ssa Martano dice: “i lavori in corso al plesso Chiaiolella, stabiliti dal Comune, termineranno, a quanto è stato comunicato alla scuola, il 12 settembre. Questo è il motivo per cui le classi tutte si alterneranno fino al 23 settembre al plesso Capoluogo, senza disagi”. Come da noi sostenuto, quindi, i lavori non sono ultimati dopo circa tre mesi. Senza disagi, ovviamente, dipende dai punti di vista.
Il presidente del Consiglio d’Istituto, sig.ra Rosaria Lubrano Lavadera, poi, dichiara: “Siamo contenti che, come detto il 2 settembre ai rappresentanti dei genitori in un incontro con la dirigente scolastico, anche l’anno prossimo la scuola di Procida riuscirà a mantenere 2 prime a Chiaiolella e a non vedere l’accorpamento di 2 seconda. Questo è il massimo che si è riusciti a fare con le forze della scuola. La politica non ci interessa”. Il presidente del Consiglio d’Istituto – conclude Menico Scala – sostiene e rafforza quello che abbiamo scritto ovvero che in altri tempi, neanche troppo distanti, per problematiche anche meno pregnanti, si è sensibilizzata la politica, oggi si è ritenuto di farne a meno».