Procida. Un’isola che emoziona….invito al Presidente Napolitano a visitare la Scuola Media “Antonio Capraro”.

La sempre vitale e attiva Marina Ambrosino, Presidente del consiglio di Istituto della Scuola Media ci invia la lettera che ha inviato al  Presidente della Repubblica Giorgio Napolita, invitandolo a visitare la Scuola Media “Antonio Capraro”, un laboratorio perennemente aperto che ha saputo creare percorsi innovativi.

Ill.mo Sig. Presidente,

sono Marina Ambrosino di Bruttopilo, presidente del Consiglio d’Istituto della Scuola Secondaria di I grado Antonio Capraro di Procida, la più piccola isola dell’arcipelago campano, 11000 abitanti circa su meno di 4 kmq. Il mio impegno da presidente è stato sempre quello di salvaguardare gli interessi degli alunni della suddetta scuola, figli dei genitori che io rappresento, con tutta l’energia che mi viene trasmessa dagli stessi studenti.

Quest’anno il nostro istituto è stato interessato dal Piano Programmatico degli Interventi, predisposto dal Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, ai sensi dell’art.64 della legge n°133/2008, che ne ha modificato l’ordinamento e la didattica sulla base di una “maggiore razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali disponibili”. Viene da chiedersi, allora, perché la scuola nella sua nuova dimensione organizzativa non tuteli l’esercizio dell’autonomia didattica (D.P.R. 8 marzo 1999 n°275 art. 4 comma 2) per regolare i tempi dell’insegnamento e dello svolgimento delle singole attività nel modo più idoneo ai ritmi d’apprendimento degli allievi.

Laddove, come nel nostro caso,  esistono le condizioni di funzionalità dei laboratori e strutture idonee, si ritiene fondamentale garantire le ore di compresenza necessarie per realizzare percorsi di studio guidato, alfabetizzare alunni stranieri ( presenti in numero significativo nell’Istituto), curare le relazioni interpersonali e gli aspetti comunicativi, promuovere attività di ricerca sulla base di progetti specifici disciplinari.

Alla base dell’azione dei docenti vi è, da diversi anni, una condivisione di esperienze e competenze, proprie dei diversi operatori, i cui obiettivi sono da un lato, quello di porsi come punto di forza nella realtà territoriale, e dall’altro, quello di offrire agli utenti percorsi più ricchi e flessibili, attivando una integrazione che promuova lo sviluppo locale.

Le elenco alcuni progetti realizzati:

anno scolastico 2002-2003: esperienza con la Lega Navale per valorizzare la cultura e l’immaginario marino;

– anno scolastico 2003-2004: Guida Turistica dell’Isola di Procida;

anno scolastico 2004-2005: omaggio a Concetta Barra interprete della tradizione   popolare partenopea;

anno scolastico 2005-2006: la Settimana Santa: storia, riti, folklore;

anno scolastico 2006-2007: Un’isola tra le due Guerre.

–  anno scolastico 2006-2007: Concorso Marinando  (premiato con coppa della Presidenza della Repubblica).

Nella nuova ottica del Governo, che prevede anche il principio della meritocrazia, Le vorrei elencare i numerosi premi e riconoscimenti che il nostro Istituto ha ottenuto negli ultimi anni: Premio Colasanzio per l’arte 2006/2007 e 2007/2008, primo premio concorso nazionale “ Scrivi come mangi” Milano Teatro San Carlo. Questi premi sono il frutto di impegno, fervore e disponibilità dei nostri docenti che sanno di avere una enorme responsabilità nei confronti di ragazzi adolescenti con limiti dovuti soprattutto alla loro condizione di abitanti di un’isola minore, dove le strutture e i centri sociali sono assenti e dove la scuola può modificare la loro visione del mondo sollecitandoli a vivere con responsabilità.

Il nostro istituto è stato sempre il fiore all’occhiello dell’isola,grazie alla sinergia tra una Dirigente lungimirante, docenti appassionati, genitori collaborativi e soprattutto studenti talentuosi.

La Scuola media Capraro sempre aperta al territorio e alle sue esigenze, ha integrato in maniera integerrima le mancanze di attenzione alle problematiche dei giovani sui territori del sud Italia.

Le chiedo pertanto col cuore in mano, di venire a visitare questa nostra realtà isolana, di verificare così le mille difficoltà alle quali ogni giorno dobbiamo far fronte, di sentire da vicino l’affetto dei nostri giovani studenti che La accoglieranno con tutto il rispetto e l’entusiasmo che riusciranno a dimostrare.

Da presidente a Presidente, con l’umiltà di chi sa di avere pochissime possibilità, Le chiedo di accettare il mio semplice invito, Lei che tanto ha a cuore le vicende e le contraddizioni della nostra amata terra.

Attendo con speranza una sua risposta perché il disagio che in questo momento vive la scuola, fa chiudere strade verso il futuro e rende frustrante anche il lavoro del docente.

Cordialmente

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