PROCIDA – In molti ricorderanno l’accesa discussione sviluppatasi all’interno della comunità isolana, con i social sempre in prima linea, all’indomani dell’adesione dell’Amministrazione comunale dell’isola di Graziella al progetto SPRAR per l’accoglienza di 34 migranti sull’isola, fatto che portò anche alla richiesta di dare corso ad un referendum popolare.
Da allora, ed è passato poco più di un anno, il consigliere Scala riporta l’argomento in Consiglio Comunale con una interrogazione (che di seguito riportiamo) rivolta a Presidente del Consiglio Antonio Intartaglia e al Sindaco Dino Ambrosino nella quale chiede una serie di chiarimenti circa lo svolgimento delle attività previste dal progetto stesso.
“Il sottoscritto Scala Menico Consigliere Comunale del Gruppo “Per Procida”, premesso:
-che con delibera n. 84 del è stato approvato il progetto 22/05/2017 (migranti) Adesione alla rete nazionale SPRAR triennio 2017-2019 per interventi a sostegno di rifugiati, beneficiari di protezione umanitaria e richiedenti asilo.
-che con delibera di Consiglio Comunale del 10/11/2017 è stata ritenuta ammessa la proposta di indire un Referendum in merito nominando il Comitato dei garanti che ha successivamente rigettato la legittima richiesta di cittadini e consiglieri di sottoporre a referendum popolare tale importante scelta;
-che dopo circa 1 anno e l’impiego di una considerevole somma di danaro pubblico è giusto avere una rendicontazione contabile e socio/economica del progetto ;
-che non si conoscono presenze, costi, affidamenti del progetto in oggetto e ciò contrasta sia con la legge sia con le mirabolanti promesse elettorali de “La Procida che vorrei” in tema di trasparenza e partecipazione; tutto quanto innanzi premesso interroga per sapere:
1) quante persone sono presenti sull’isola e se esiste un monitoraggio delle presenze e dei nominativi; 2) quanto si è speso in affidamento a soggetti imprenditoriali, associazioni, professionisti o singoli cittadini; 3) quanto di questi soggetti di cui al punto 2) sono Procidani;
4) se la documentazione delle gare è dotata dei visti delle Autorità di vigilanza; 5) se in base al recente “Decreto sicurezza” approvato dal governo nazionale tutti coloro che sono a Procida rientrano nei requisiti previsti dal detto decreto”.