Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò mai più !

Quante volte ci siamo sentiti impotenti di fronte all’arroganza del potere, alla strafottente espressione di impunità di certa classe dirigente: politici, imprenditori, giornalisti, caste di caste variamente distribuite in questo trasandato Paese.Quante volte abbiamo pensato, in cuor nostro, “sarebbe ora di cambiare, così non si può andare avanti, non è giusto”, e quante volte, dopo queste sempre più frequenti indignazioni usa e getta ci siamo lasciati cadere nella pigrizia, o peggio nella disillusione, o peggio nello sconforto. Quante volte ci siamo sentiti soli, in questo modello di sviluppo e società sempre più tendenti alla barbarie e all’imbruttimento della qualità della vita delle persone, della nostra vita. Quante volte, troppe, abbiamo pensato che sarebbe stato inutile un nostro gesto, polemica, presa di posizione…Come si fa a cambiare il mondo in quattro gatti, non basta certo un click sul MI PIACE al gruppo di turno su Facebook per cambiare le cose…Quante volte, la sera, di ritorno da una giornata di lavoro e impegni e frenesia costante, accendendo la tv ci è andato di traverso il cibo (prodotto chissà dove immerso in una montagna di plastica e imballaggi), e ci ha spinto ad incazzarci per i soliti 5 minuti quotidiani, per poi assopirci, esausti e stravolti, sprofondati nel divano ad ascoltare le stronzate dei porta a porta di turno…Quante volte abbiamo rinunciato a rimetterci le scarpe, e uscire per incontrare altri come noi, più di quanti noi stessi pensassimo, per provare INSIEME a costruire un’idea diversa di società, una realtà concreta e nuova.Con un gruppo di acquisto.Una banca del tempo.Una bottega del commercio equo e solidale.Un mercatino dell’usato e del baratto.Una moneta locale.Con una festa.O una semplice serata in una piazza pubblica, a scambiarsi semplici parole di incontro e contaminazione.Con un’associazione.Un comitato o un gruppo.Con una raccolta firme.Una denuncia.Con un nostro ingresso nelle istituzioni, come abbiamo fatto noi dei Comuni virtuosi per dimostrare che può esistere, che esiste, un’altra Italia e un altro modo di fare politica dentro le istituzioni.Quante volte abbiamo detto basta, ma a voce bassa, quasi per non disturbare.Ora ciò che vi chiedo, che ci dobbiamo chiedere tutti insieme, è di alzare le voci, unendole, e riprenderci il diritto a costruirci un mondo migliore, partendo proprio da qui, da ADESSO!Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più, mai più!

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