Truffati anche i procidani, arrestata la mamma della piccola Adelaide Ciotola

di Federica Formisano dal “Corriere dell’isola” del 16-03-2011

Luisa Pollaro, mamma napoletana di trentasei anni della piccola Adelaide Ciotola, è stata arrestata con le accuse di truffa aggravata, falso ideologico e falso materiale. Risultano indagati anche il marito della donna e padre della minore, Vincenzo Ciotola, e un amico della coppia.
La donna, secondo gli investigatori, ha falsificato diversi documenti dell’Istituto Gaslini di Genova, dove Adelaide era stata ricoverata per disturbi non gravi. Grazie alla falsificazione era riuscita a dimostrare che la figlia fosse affetta dalla «sindrome del lobo medio», una malattia rara che necessitava di una operazione urgente negli Stati Uniti; un’operazione iper costosa per la quale si necessitava di una cospicua raccolta fondi.
Tale raccolta è avvenuta in tutta Italia grazie ad un massiccio uso di tutti i media.
La signora Pollaro è stata infatti ospitata in diversi salotti televisivi di programmi Rai e Mediaset, ha dato vita ad associazioni e ha pubblicato un libro-diario scritto dalla bambina, che intanto aveva anche ottenuto l’invalidità del 100%.
Barbara D’Urso, conduttrice di Domenica Cinque ha pure organizzato un incontro tra la bambina e il suo beniamino Gigi D’Alessio, prima che la piccola si sottoponesse a un presunto intervento al polmone. Adelaide aveva commosso tutti.
Il copione da recitare era sempre lo stesso: la figlia si prodigava nel raccontare la sua forza d’animo e il suo ottimismo verso la malattia che la affliggeva. A quel punto la madre sferrava il colpo ribadendo quanto fosse costoso l’intervento utile alla sopravvivenza della “sfortunata” effettuabile solo in America alla modica cifra di 300 mila euro.
In due anni di attività la famigliola ha raccolto la cifra di 170 mila euro e si è “ritirata” a vita privata finché “Le Iene” nel 2010 (servizio di Luigi Pelazza) non hanno fiutato la vergognosa montatura.
Una delle tante raccolte fondi è stata fatta anche a Procida nel 2008, organizzata dalla Pro-Loco dell’allora Presidente Fabrizio Borgogna.
La raccolta andò molto bene e si svolse nella Scuola Media “A.Capraro”, dove ci fu un incontro con gli studenti, durante il quale fu presentato il libro, la cui vendita aveva lo scopo di incrementare la raccolta fondi.
Da quando è andato in onda il servizio-denuncia, i procidani hanno prestato molta attenzione allo svolgersi della vicenda fino a scoprire che anche loro sono dei truffati in buona fede.
Il Procuratore Aggiunto Zuccarelli scrive in una nota che gli indagati avrebbero tratto in inganno un’ampia fascia di persone, delle più disparate condizioni sociali, che, animate da un sentimento di umanità e solidarietà nei riguardi della famiglia Ciotola, sono stati fraudolentemente indotti ad elargire ingenti somme calcolate in centinaia di migliaia di euro.
Accuse pesanti e gravi, perché riguardano la salute di una bambina e la sensibilità del grande pubblico. Luisa Pollaro, ora agli arresti domiciliari, ne dovrà rispondere davanti ai giudici, mentre la piccola Adelaide è stata affidata ai servizi sociali.

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