PROCIDA – Sulla richiesta di referendum per l’accoglienza migranti raccogliamo un post del Sindaco Dino Ambrosino che scrive: “Mi stimola la discussione sul Referendum Migranti e mi piace dare il mio contributo di idee, al di là della posizione che dovrò prendere come massimo responsabile dell’Istituzione locale. Sotto quest’ultimo aspetto, sarò esecutore pedissequo delle determinazioni del Consiglio Comunale e delle valutazioni del Comitato dei Garanti. Quindi se stabiliranno che il Referendum si potrà fare, non mi sottrarro’ nel dare il mio contributo alla campagna informativa.
Tuttavia, oggi ho bisogno di dire la mia opinione per poter consentire ai cittadini un giudizio completo.
Innanzitutto ritengo la richiesta di referendum assolutamente tardiva. La minoranza era informata della questione migranti dallo scorso inverno. Ho comunicato all’inizio dell’anno al Consiglio Comunale la determinazione del Prefetto sulle quote immigrati da distribuire per ogni comune. Da allora si è attivato un gruppo di lavoro di cui fa ancora parte la consigliera di minoranza Capodanno che ha seguito la vicenda passo dopo passo. In pratica sono trascorsi parecchi mesi prima che il Comune di Procida prendesse impegni formali da cui oggi è impossibile sottrarsi senza pagare grave pegno. Sospendere ora le procedure significherebbe esporre il Comune ad una richiesta di indennizzo milionaria. Bastava muoversi almeno un mese fa, e la situazione sarebbe stata ben diversa.
Poi credo ci sia un problema di legittimità. Non penso si possa sottoporre la questione al voto popolare perché la materia è di competenza del Governo. Il diritto di asilo secondo l’art. 117 della Costituzione è responsabilità dello Stato. In più i diritti delle persone certo non si possono sottoporre a Referendum. Viceversa il TUEL art. 8 comma 4 prevede il referendum locale “per le materie di esclusiva competenza del Comune”.
Quindi penso che organizzare un referendum su questo argomento sia solo un’occasione per cercare di spaccare il paese e spendere qualche decina di migliaia di euro senza che il risultato sia vincolante per nessuno. È giusto, invece, chiamare i cittadini alle urne quando realmente la loro opinione può cambiare le cose.
Rispetto i timori di quanti sono preoccupati dell’arrivo di 34 migranti. Mi impegno a garantire la massima serietà nella gestione di tutto il percorso e a dare informazioni su ogni singolo aspetto. Spero, infine, che chi sta alimentando le paure si dia una calmata in ossequio ad una comunità che ha sempre dimostrato di essere equilibrata e accogliente”.
E’ evidente a tutti
che questo ” disperato “tentativo di giustificare un comportamento di accoglienza ai migranti ,senza il
supporto e l’adesione della stragrande maggioranza dei cittadini,non incanterà i procidani,che sono persone
serie e profonde.
Ciò ha portato,dopo che la rabbia e il malcontento è praticamente esplosa ,a macchia d’olio,tra i cittadini,
alla necessità ” forzosa ” di un ricorso ,sacrosanto e giusto, allo strumento del ” REFERENDUM” da parte della minoranza consiliare.
Detto ciò,mi preme confutare ” molte sciocchezze ” che il Sindaco ha espresso.
Sì,è vero ,come scritto, che la competenza per il diritto d’asilo è di competenza degli organi costituzionali, e che i comuni possono proporre solo referendum per ciò che ciò concerne il loro ambito.
Ma,nello stesso momento,è pur vero che l’art. 1 della costituzione dice espressamente che la “la sovranità spetta al popolo.
La sovranità è fonte di legittimazione del potere degli organi costituzionali: ciascun organo costituzionale è
tale e può esercitare la propria funzione perché trova legittimazione e fonte prima nel popolo;
non esiste, quindi, organo che sia estraneo alla sovranità popolare; per tale motivo gli organi costituzionali
sono anche detti organi sovrani.
Che vuol significare questo ?
L’esito referendario, costituisce, secondo la dottrina prevalente, una fonte del diritto primaria che vincola i
legislatori al rispetto della volontà del popolo, il quale può decidere sì o no su una sola questione.
Quindi ,a mio parere ,il referendum è pienamente legittimo.
QUINDI,SI DEVE VOTARE
e,non solo si deve votare,ma se dovesse uscire dalle urne referendarie una maggioranza ” bulgara ” contro i migranti
il Sindaco deve,immediatamente,rispettare la volontà popolare ,e cancellare tutte le procedure di accoglienza,perchè tale è la ” volontà popolare “.
Per seconda cosa,non è il Sindaco a decidere se un referendum è opportuno o meno ,se è vincolante o meno.
Ciò spetta , di diritto, solo alla ” volontà popolare “.
Mi meraviglia che un Sindaco che si dichiara di ” sinistra ” non sappia cos’è la ” democrazia diretta ”
Infatti,e non generalizzando , io parlerei non di persone di ” sinistra ” ,ma di “persone sinistre ” ,cio pericolose e devianti.
Detto ciò, che l’esercizio del referendum è pienamente legittimo,vorrei esprimere il mio personale pensiero su questo fenomeno dell’immigrazione.
Che si faccia o meno il referendum ,che non serva a niente o no , me ne può fregare di meno.Perchè
sono sicuro che ,alle prossime elezioni, il ciclone della destra italiana spazzerà via questo ” sinistrume ” marcio
e fetido ,e splenderanno i valori della ” PATRIA ” DELL’IDENDITA’ NAZIONALE e della GIUSTIZIA SOCIALE
e si metterà uno ” STOP ” all’immigrazione, senza controlli,per tutti . L’ITALIA non si può permettere UNA
INVASIONE DI TALE PORTATA
CON NOTEVOLE DIFFICOLTA’ RIESCO A COMMENTARE L’ARTICOLO SUDDETTO, PER LE GIUSTE CONSIDERAZIONI DEL DOTT. GIUSEPPE GIAQUINTO E LE ARGOMENTAZIONI POCO CONDIVISE DALLA MAGGIORANZA DEGLI ITALIAN,I DEL VOSTRO SINDACO IN CARICA .
SI FA RICORSO AL RIGORE LEGISLATIVO DI SOLITO, IN MANCANZA D’ALTRE ARGOMENTAZIONI CHE SUPPORTINO CERTE SCELTE AVVENTATE E MANIPOLATE DAI POCHI CHE,
APPOGGIANDOLE NE TRAGGONO PROFITTO IMMEDIATO O DIFFERITO. MA E’ INUTILE RINVANGARE I SISTEMI ABILMENTE COMPROMESSI E MANOMESSI DAL POTERE LOCALE CHE,
QUANDO VUOLE RIESCE A SOVVERTIRE OGNI SPECIE DI DEMOCRAZIA !! I CITTADINI CHE PAGANO LE TASSE, DEVONO LORO MALGRADO, SEMPRE SUBIRE…