PROCIDA – Il Consiglio Comunale, tenutosi lo scorso 3 maggio, richiesto dal gruppo “Per Procida”, che ha trattato l’argomento sanità dopo la preoccupante direzione presa nella bozza del nuovo Piano Ospedaliero Regionale, si è concluso con l’approvazione di un documento unitario (in quest’ultimo si chiede di: Respingere l’ipotesi prevista nella bozza del nuovo Piano Sanitario Regionale; Conservare il PSA opportunamente migliorati e razionalizzato; Chiedere l’incontro di una delegazione composta dall’A.C. e il rappresentante del Tribunale del Diritto del Malato con il Presidente della Giunta Regionale; Presentare un esposto al Ministro della Sanità; Individuare tutte le iniziative a partire da una sottoscrizione pubblica dei cittadini) concertato tra minoranza, maggioranza e il Tribunale del diritto del Malato, da sottoporre in prima istanza, così come comunicato dal Sindaco Ambrosino, all’attenzione dell’On. Enrico Coscioni. Allo stesso Coscioni, come ci specifica l’Assessore alla Sanità Carlo Massa, è stata trasmessa una scheda riassuntiva, a firma dell’assessore e del sindaco, nella quale si legge:”In riferimento ai precedenti incontri e vista la crescente preoccupazione dei cittadini riguardante i tagli sulla sanità locale, le sottoponiamo la nostra proposta di sanità a Procida. Al piano terra (della struttura in via A. de Gasperi) è collocato il pronto soccorso, il codice rosso, ambulatorio gastroenterologia, la sala parto utilizzata per le urgenze, la radiologia con sala TAC, la sala operatoria attrezzata e funzionante comprendente sala risveglio, stanza di sterilizzazione, box lavaggio e vestizione del personale. Al primo piano è collegata una degenza di 9 posti letto, utilizzati per i ricoveri dalle varie figure specialistiche che sono presenti nella struttura 24h/24h (anestesista, chirurgo, ginecologo e internista; figure necessarie per garantire l’accettazione in pronto soccorso del paziente e per la gestione dello stesso in reparto). Inoltre vi è allocato il laboratorio di analisi e la stanza della Direzione Sanitaria. Al secondo piano vi sono gli ambulatori di cardiologia e otorino, in più l’ufficio amministrativo. E’ vitale non perdere questa organizzazione per poter gestire le numerose situazioni di emergenza che si verificano durante l’anno.
Per ottenere migliore produttività di queste figure mediche è strettamente necessario individuare la figura del Direttore Sanitario, presente fisicamente nella struttura, che organizzi il lavoro e coordini il personale sanitario e para sanitario”.
«Quando parliamo della bozza del Piano Ospedaliero Regionale circolata in questi giorni – dice l’assessore alla sanità Carlo Massa – ci riferiamo a un documenti preliminare ancora non definitivo . Come più volte sottolineato diremo no all’Ospedale di Comunità mentre riteniamo che gli attuali servizi non solo debbano rimane bensì vadano potenziati e migliorati così come non è più procrastinabile avere in loco la figura del Direttore Sanitario. Teniamo alto il livello di guardia, la coperta era e rimane corta, senza, però, sparare sulla Croce Rossa come ho sentito fare in alcuni interventi durante la seduta del Consiglio Comunale dello scorso 3 maggio forse dimenticando che, per ruoli ricoperti in passato, alcuni di questi avrebbero avuto modo e tempo per risolvere problematiche che oggi si ripropongono sul tappeto. Per esempio: quando la struttura si è trasferita dall’Albano Francescano all’attuale sede in via De Gasperi, perché non si è pensato di dare un organico con direzione sanitaria e istituzionalizzare tale figura?
Per quanto mi riguarda – conclude l’assessore Massa – sono sereno in quanto sto facendo tutti i passaggi istituzionali e non, con relativa documentazione, per dare all’isola una sanità sicura. Ovviamente non è ancora finita e i prossimi eventi, attendiamo una risposta dall’On. Coscioni nei prossimi dieci giorni, ci sapranno dire in quale direzione andiamo».