Chiaiano – Un Cane mangia in discarica – Riflessioni di Franco Ortolani

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(clicca sulla foto per ingrandirla)

Giovedi 19  febbraio 2009,  terzo giorno di attività della discarica  “fuori  legge” di Chiaiano, un cane è stato ripreso dalla web cam mentre mangiava e si aggirava  indisturbato  (tra  l’indifferenza di vari  lavoratori)  tra  i rifiuti accumulati nella cava del Poligono, come si riscontra osservando le foto allegate che sono tratte dalle riprese della web cam che hanno consentito di registrare tutti i movimenti dell’animale randagio.
Poco male, in tutte le discariche vi sono animali randagi e selvatici che si cibano dei rifiuti. Il problema è che non  vi  è  alcun  controllo  democratico  sulla  qualità  dei  rifiuti  sversati  che  provengono  da  raccolta  non differenziata dalle strade urbane e che contengono di tutto. La web cam non riesce ad individuare gli animali più piccoli che saranno già stati attratti dai rifiuti. Come più volte evidenziato, la Cava del Poligono è inserita nel Parco naturale della Collina dei Camaldoli ed è circondata dalla Selva di Chiaiano che arriva a lambire le zone abitate e l’Area Ospedaliera dei Camaldoli.

Non è stato attivato nessun  tipo di monitoraggio e/o presidio sanitario-ambientale attorno alla discarica per cui  non  si  potrà  mai  sapere,  in  tempo  utile,  se  si  diffonderanno  inquinanti  biologici  che  potrebbero,malauguratamente,  arrivare  ad  interessare  i  cittadini  di Marano  e  di  Chiaiano  e  i  degenti  e  il  personale medico della più grande area ospedaliera del Mezzogiorno d’Italia.
Si  aggiunga  che  la  vasca  attualmente  in  funzione  è  circondata  da  uno  stagno  con  acqua  schiumosa  che interessa parte della cava del Poligono.
Non  si  può  certo  dire  che  la  discarica  sia  stata  attivata  in  un  ambiente  ideale,  come  si  può  agevolmente constatare. Forse per questo sui quotidiani odierni il Capo della Protezione Civile ha fatto diffondere notizie palesemente non corrispondenti alla realtà relativamente alla sicurezza della discarica; con le veline si cerca di nascondere la realtà, irresponsabilmente.

Ma perché, viste  le cifre enormi di denaro pubblico spese disinvoltamente, non sono stati  realizzati  i  lavori nel rispetto delle leggi non derogabili che riguardano la salute dei cittadini commettendo anche documentati reati. Si fa riferimento alle gravi  inosservanze alle leggi riscontrate e fotografate durante  il sopralluogo nella cava effettuato  il 6  febbraio scorso che  rendono  la vasca una  fonte di  inquinamento ambientale sicuro dal momento che l’isolamento dei rifiuti e del percolato non è stato realizzato secondo le imposizioni di legge.

Franco Ortolani, Ordinario di Geologia, Università di Napoli Federico II
19 febbraio 2009

http://napoli.blogolandia.it

www.chiaianodiscarica.it

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