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E’ questo il nuovo che avanza?

la procida che vorreidi Maria Capodanno *

La voglia diffusa, generica ed emotiva del cambiamento a tutti i costi ha portato alla vittoria, nelle elezioni del 31 maggio scorso, della lista de “La Procida che Vorrei” con Dino Ambrosino candidato a Sindaco. Questi si sono mossi con estrema spregiudicatezza sul piano elettorale mollando lo schieramento regionale di De Luca, cui sulla carta avrebbero dovuto fare riferimento, a favore dei “grillini”, così come dimostrato dalla differenza enorme di voti conseguito dal Movimento 5 Stelle: 1024 alle regionali contro i 179 alle comunali.

A questi motivi va indubbiamente aggiunto il logoramento del gruppo “Per Procida” espressione dell’Amministrazione uscente che si è presentata con la leadership del Sindaco in carica sostanzialmente indebolita da contrasti e scismi il cui ultimo atto è stato la presenza della lista di “Adesso Procida” capeggiata dal vicesindaco uscente Elio De Candia.

Questo il punto di partenza ma, dal 1 giugno scorso, la guida dell’isola è affidata a Dino Ambrosino e la sua maggioranza. C’è, dunque, da chiedersi cosa sia successo in questi due mesi. Fin dai primi giorni la nuova Amministrazione si è caratterizzata per una serie di gaffes e di errori che, certamente, non hanno contribuito a dare una buona immagine di essa. E’ continuata la campagna denigratoria, iniziata nel periodo elettorale, nei confronti degli amministratori uscenti con una inaudita violenza politica, avviando un processo, conosciuto come “spoil system”, non previsto dall’Ordinamento a nessun livello. Processo che ha visto protagonista anche cose immateriali, come la foto dell’inaugurazione della sede del Comune avvenuta nel 1996, evidentemente poco gradita, che ha iniziato a vagare da parete a parete per poi trovare una posizione più periferica e ridossata.

Il caso delle repentine dimissioni di Pina Cucurullo, donna moderata e insegnante stimata che ha ottenuto un grandissimo, ci rileva il disagio e le difficoltà della maggioranza. La sua stessa sostituzione ha dimostrato l’imbarazzo e le perplessità dell’amministrazione. Infatti, il candidato primo dei non eletti ha rinunciato, o meglio, è stato consigliato in tal senso, come ha affermato lo stesso Sindaco, con la motivazione che andrà a ricoprire l’incarico di Presidente del porto turistico di Marina Grande, dimenticando che nel mentre la stessa Amministrazione ha pubblicato il bando per la scelta del rappresentante in tale azienda cui hanno risposto un numero congruo di aspiranti.

Dino Ambrosino ha intorno a se un gruppo di persone estremamente composito che manca di formazione politica. Questo deficit produce iniziative estemporanee e non individua i settori principali dell’azione amministrativa. Ad esempio mentre ci si attiva con zelo e vivacità alla costituzione dei comitati della grancia, nessuna idea e nessuna azione concreta viene assunta nei confronti dell’assetto del territorio così come nella stessa gestione del condono edilizio che, fra l’altro, prevede entrate per circa 5milioni di euro. Ciò nonostante che alcune recenti sentenze della Magistratura e della Corte Costituzionale avrebbero dovuto imprimere un rito accelerato alla soluzione del problema. Parimente nessuna ipotesi è stata finora avanzata circa l’Azienda Comunale, il suo funzionamento e la sua efficienza, tenendo conto che si è alla vigilia di una rideterminazione della pianta organica per i prepensionamenti deliberati dalla precedente amministrazione che già da quest’anno ha prodotto un risparmio di 250mila euro fine ad arrivare ad 1milione di euro dal 2020 in poi.

Per quanto riguarda i problemi di natura finanziaria, per altro brillantemente precisati da Pasquale Lubrano in precedenti occasioni, l’attuale Amministrazione non ha saputo fare altro che aumentare al massimo le aliquote IMU e TASI e di estendere massicciamente su tutta l’isola strisce blu per sosta a pagamento, questo senza tenere conto e senza rispettare la normativa in materia. Viva la legalità!

La povertà politica della Amministrazione Comunale e la mancanza di collegamenti con i responsabili della Regione costituiscono un ulteriore limite all’azione amministrativa. D’altronde ciò non meraviglia ove si tenga conto che nell’ultimo congresso PD il circolo di Procida ha appoggiato la posizione di Civati ovvero di uno che ha lasciato il Partito Democratico.

Ma anche sul piano dell’azione ordinaria la Giunta Ambrosino non brilla di iniziativa e di risultati. Basti pensare alla vicenda della raccolta dei rifiuti frettolosamente abolita nelle ore notturne per un modesto risparmio, in parte, poi, successivamente contraddetto. Tale decisione, da un lato, ha prodotto solo un notevole disservizio per i cittadini e gli operatori turistici obbligati a mantenere nei propri locali la frazione umida che, nel periodo estivo, aumenta considerevolmente, dall’altro, è risultata contraddittoria con il divieto di circolazione imposto per molte ore e motivato dalla necessità di migliorare la vivibilità di Procida in particolare nei confronti degli ospiti estivi costretti così a passeggiare in un isola sporca, maleodorante, inospitale.

Queste alcune perle dell’amministrazione Ambrosino. E’ questo il nuovo che avanza?

*Vice presidente Consiglio Comunale – Consigliere “Per Procida”

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6 commenti

  1. Leggere questo “articolo” da chi ha rappresentato la comunità isolana fin dal paleolitico è qualcosa di aberrante, addirittura si ha anche il coraggio di criticare un’amministrazione che si è insediata non più di due mesi fa’ quando in trent’anni si è andati sul comune solo per riempire le ceneriere prontamente svuotate da impiegati comunali da noi pagati e per ritirare lo stipendio a fine mese. “Assetto del territorio e gestione… Scusi ” signorina” Capodanno, ma leo in 30 ere di vita politica, oltre a far esplodere il nostro debito comunale perché questi problemi non si è impegnata a risolverli? Nota a margine, poi, è la povertà di chi permette la pubblicazione di questi “articoli” offendendo l’intero ordine dei giornalisti! Ma si sa, con il boom di internet anche le pilci si sentono in diritto di farsi chiamare direttore. Compliment a tutta la redazione, bel portale di informazione!

  2. Dopo 30 anni di occupazione e di clientelismo vorace non ci saranno molti danni se il nuovo che avanza avra’ bisogno di un po’ di tempo per imparare. L’importante e che si ricordi in ogni momento la ragione per cui e’ stato eletto “La Procida che vorrei….” e che ascolti le persone per strada , facendo magari anche scelte impopolari, ma cercando anceh fuori dall’isola degli esempi virtuosi di come si possano risolvere i problemi (rifiuti, traffico, biblioteche, recupero del territorio…). E ricordarsi come diceva De Gasperi ” Fare il proprio dovere….a qualunque costo “.Poi non bisogna demonizzare (tutto) il passato e magari ascoltare anche chi la pensa in modo diverso da noi. Il confronto costruttivo arricchisce tutti. Procida evolve se si apre all’esterno e guarda avanti non se rimpiange in trentennio precedente…..

  3. Ogni appuntamento elettorale è anche espressione, tra l’altro, di un giudizio sull’operato di chi ha avuto l’onore e l’onere di rappresentare nonché governare la propria comunità. Può piacere o meno, ma l’esito delle urne ha decretato e sancito un’urgenza da parte dei Procidani di affidare il Governo all’attuale maggioranza; la quale dovrà lavorare alacremente per raggiungere gli obiettivi del programma, supportata in ciò dai cittadini con idee e proposte. Leggo nell’articolo, trasecolando, che determinate scelte politiche legittime del movimento che sostiene il Sindaco, lo penalizzeranno nall’azione amministrativa in quanto non conformi al quadro generale ( Civati, M5s ). La piramide istituzionale si basa sugli interessi esclusivi dei cittadini, non sull’appartenenza per convenienza di parte a questo o quel raggruppamento. Procida si salva e si rilancia con il contributo di ciascuno, pagando i tributi, conferendo correttamente la spazzatura e non abbandonando rifiuti speciali e materiali edili, frutto magari di attività irregolari, ai margini delle strade, rispettando e difendendo il suo fragile territorio. Buon lavoro a tutti!

  4. Antonio Lubrano

    Il nuovo che avanza è avanzato in malo modo e grazie solo allo sfascio della destra per la testardaggine di alcuni componenti. Ricordiamo che l’era del cambiamento, i grandi numeri, la rivoluzione è solo nella vostra mente. Gia perdendo la Sig. Cuccurullo in dissenso con Voi, non rappresentate piu la maggioranza dei Procidani e con tutta la potenza della Cuccurullo avete vino per poche decine di voti. Altro che rivoluzione. Il resto poi stavenendo fuori da se. Gia si parla del tanto agognato porto turistico sbandierato a destra e manca di non volerlo cedere per nessun motio e adesso aspettano il parere della corte. Non è cosa vostra!

  5. Il Procidano non doveva pubblicare lo scritto di Maria Capodanno?
    Stiamo parlando di censurare? ?
    Questo ancora è il nuovo: la naturalezza con cui stanno passando affermazioni simili.
    Che un amministrazione senza idee chiare, senza esperienza, che propaganda come rivoluzionari dovuti, come mettete un divieto e fare i giri in bicicletta e altre amenità del genere, non fa dare salti di gioia ai cittadini.
    A noi poco importa quante ere è stata la signorina capodanno ( a cui va solidarietà per la cafone di chi offende la sua età e la sua permanenza in politica, come se avesse amministrato coi colpi di stato e non coi liberi voti della gente) o quanti danni hanno fatto le precedenti amministrazioni.
    Speravamo in meglio e invece abbiamo dilettanti arroganti e incapaci, come tempo che il passar del tempo dimostrerà.

  6. Giuseppe Scotto di Fasano

    Ma scherziamo? Io mi vergogno di come è stata amministrata la nostra isola, mi vergogno per chi mi ha amministrato fin ora. MI VERGOGNO. E non c’è cosa più grave della VERGOGNA… continuate a parlare a scrivere e a dire fesserie, ma parliamo di fatti, mi riferisco alla signora Capodanno, se mi risponderà mai, fin’ora la nostra cara isola com’è è stata amministrata? Le cose come sono andate?….dobbiamo parlare di FATTI CARA SIGNORA, DI FATTI. Il bue non può chiamare cornuto l’asino. Non parlo per preferenza, ma parlo per coerenza. Meglio tacere che è meglio, prima di tutto metteteci l’onesta, e dite la verità, che di questo non si parla mai.

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