Su quello che sembra essere il tormentone politico degli ultimi giorni, ovvero i dissapori e “rotture” all’interno della maggioranza di “Procida Prima”, dopo aver riportato, l’articolata posizione del Sindaco Vincenzo Capezzuto, abbiamo avuto modo di incontrare l’altro coprotagonista della vicenda, l’attuale presidente del Consiglio Comunale dell’isola di Graziella, Luigi Muro.
Cosa pensi, nella qualità di delegato ai porti, sull’iniziativa, dell’amministratore delegato del Marina di Procida di raddoppiare il canone di ormeggio per i diportisti dell’Associazione Sportiva Isola di Procida?
Non mi risulta essere questa l’iniziativa, al contrario mi pare che l’amministratore stia verificando solo che, attraverso l’associazione, non vi siano forme di favoritismo verso persone che non hanno diritto a situazioni di vantaggio. Voglio ricordare che sin dall’inizio, anche nel ruolo di Sindaco, mi sono battuto affinché quei posti di vantaggio fossero riservati ad imbarcazioni di piccole dimensioni di proprietà di procidani pensionati, piccoli pescatori, ecc., che non avessero grosse possibilità economiche e che comunque avessero la residenza a Procida da tempo. Continuerò a battermi per questi obiettivi al di là delle polemiche e delle speculazioni di qualcuno che, improvvisamente, si è scoperto “amico” del Sindaco .
Su questo argomento viene riportato, al momento senza smentita, che ci sia stato uno scontro molto forte con il sindaco Vincenzo Capezzuto, si parla di “rottura”. Quale la tua “verità”?
Non credo che il Sindaco non condivida quanto innanzi detto da me quindi non è possibile parlare di “ rottura” su un argomento su cui abbiamo concordato più volte. Infatti avevamo previsto per ieri un incontro a Napoli con l’Amministratore del porto. Credo che l’incontro non si farà perché Capezzuto (lunedì sera per chi legge) mi ha comunicato di non poter essere presente.
A prescindere dalla questione porto, nella relazione sul rendiconto 2013, il Sindaco dice che all’atto del suo insediamento la situazione era particolarmente complessa specificando: “notevole squilibrio della gestione corrente, la dipendenza delle finanze comunali da entrate straordinarie, ripetuto ricorso ad anticipazioni di Tesoreria, residui attivi di vecchia formazione per ingenti importi, grossi debiti fuori bilancio, società partecipate in perdita.” . La domanda sorge spontanea. Chi è l’artefice di tutto ciò?
Ho ascoltato quello che ha detto il Sindaco con grande enfasi e se avessi dato l’interpretazione che tu dai avrei dovuto votare contro, ma non è cosi. Vorrei ricordare all’attento cronista che il Sindaco negli ultimi 15 anni ha amministrato più tempo di me (ha fatto per 10 anni l’assessore e cinque il Sindaco, mentre io sono stato Sindaco per un mandato ed assessore per altri cinque anni). Se avesse attaccato le precedenti amministrazioni avrebbe attaccato se stesso che è figlio proprio di quelle amministrazioni. Ho espresso un voto di astensione perché non ho condiviso l’interpretazione degli uffici su alcune poste di bilancio.
Proprio sul rendiconto finanziario che, come dice il Sindaco nella sua relazione: “rappresenta inoltre la rendicontazione del programma (progetto strategico) presentato dal Sindaco” il tuo voto è stato di astensione per motivi “tecnici”. Puoi spiegarci meglio? Non ti sembra che, dal punto di vista politico, l’astensione equivalga ad un voto di sfiducia?
Il Sindaco in questi anni ha amministrato con l’appoggio pieno del lavoro esperto e volitivo di tutti gli assessori e di molti consiglieri delegati. Personalmente non mi sono mai tirato indietro ed ogni qualvolta mi ha coinvolto ho dato il contributo di idee ed esperienza. Ribadisco, come risulta dai verbali del Consiglio, che il mio voto di astensione ha valore tecnico per non essere stato d’accordo sulla impostazione data dagli uffici su alcune poste di bilancio. Ho messo la mia faccia ed il mio impegno sulla nascita di questa amministrazione e non comprendo davvero in quale atto si possa individuare una mia presa di distanza. Io ho preso e prenderò sempre le distanze da una amministrazione fatta senza entusiasmo o, peggio, per garantire rendite di posizione o furbe e finte innovazioni. Odio per natura il doppiogiochismo. Capisco che la sinistra, sempre perdente contro le coalizioni da me sostenute, speri in una frattura al nostro interno ma io non cederò a queste tentazioni che anche un bambino vedrebbe. Mi auguro che altri non lo facciano.
Quanto questo continuo logoramento dell’attuale maggioranza potrà pesare sul futuro di una compagine che governa l’isola di Procida da un ventennio?
Tutti sanno che ho lavorato e lavoro non per logorare ma per unire gli sforzi, coltivare sinergie positive e fare sistema. Non mi appartiene la logica della “trama alle spalle”, mi piacciono i confronti leali. Non ci sono compagini prestabilite dal destino: ci sono solo coalizioni che hanno senso fin quando condividono l’obiettivo unico di migliorare la nostra isola con comportamenti positivi, virtuosi, onesti e disinteressati. Proprio l’attuale compagine che ha eletto Capezzuto Sindaco dimostra che non ci sono schemi prestabiliti: infatti molti esponenti provengono dalle passate coalizioni che si sono schierate all’opposizione. Essere la sintesi di tali coalizioni non è pratica semplice ma non sta a me giudicare le persone: io ho preso un impegno con i procidani che è quello di garantire la governabilità per cinque anni e non cambio idea. Poi tra un anno saranno gli elettori a decidere chi dovrà amministrare l’isola: suggerisco a tutti di attenersi a questo comportamento, l’esperienza del 1996 insegna.
Le piacciono i confronti leali e, la logica della trama alle spalle non le piace??????
La sua ambiguità e la sua incoerenza non hanno limiti!
Il tempo delle chiacchiere, purtroppo per lei, sta per finire; si goda pure quest’ultimo anno di “vita pubblica locale”, l’altra come ben sa , per nostra fortuna, è finita da tempo.
Ormai le sue chiacchiere sono come crusca spazzata dal vento, lo stesso vento che sradicherà definitivamente lei e tutti i suoi “compagni di merenda”.
Vedrà, anche questa volta, come avvenuto già in un passato recente, il tempo sarà un fedele servitore!